Politica

Fi-Pd-Leu: Tria minacciato? Governo subito in Parlamento. Ministro: “Contro di me spazzatura”

E’ sempre guerra all’interno del governo gialloverde. E non può altro che alimentarsi in questo aspro clima di campagna elettorale in vista delle elezioni europee. E così va in scena l’ennesimo attacco dell’opposizione all’esecutivo Conte. “E’ necessario che il governo riferisca in aula sulla situazione economica e su quella politica” “anche in relazione ad alcuni fatti che hanno riguardato il ministro Tria perché c’è una dichiarazione del ministro non ancora smentita che dichiara che ‘l’intimazione non passa’”, ha detto prendendo la parola nell’aula della Camera il portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia Giorgio Mulè sollecitando il governo e il ministro Tria a riferire in aula. Richiesta alla quale si sono associati anche altri partiti di opposizione, Pd, Leu e Fdi.

“Un ministro di questo governo è intimidito con una minaccia che riguarda la sua persona? Evidentemente c’è qualcuno, all’interno del governo, che vuole coartare la volontà del ministro Tria – ha aggiunto Mulè -. Questo parlamento ha il dovere di ascoltare la denuncia del ministro Tria e di proteggerlo, è come un agnello tra i lupi. Il ministro si consegni al Parlamento per dire parole chiare e definitive perché ha denunciato un fatto gravissimo”. “Assistiamo a quello che potremmo definire come il metodo Boffo – ha detto Enrico Borghi, deputato del Pd -, noi chiediamo che il governo venga immediatamente a riferire, mettere il ministro dell’Economia in queste condizioni e far partire un’azione di delegittimazione di natura personale significa mettere a rischio il Paese”. Poi ha preso la parola il capogruppo di Leu Federico Fornaro sottolineando che “anche nei confronti del ministro Tria è partita la macchina del fango, il Parlamento deve essere interessato a questa questione”.

Il caso scoppia dopo per un colloquio tra Tria e il Corriere della sera, dopo gli attacchi del M5s nei confronti del ministro in merito ai decreti relativi ai risparmiatori truffati dalle banche e alla vicenda della sua collaboratrice. “Spazzatura contro di me, ma l’intimidazione non passa – dice al quotidiano il ministro -. Come reagirebbero i mercati se andassi via dal governo?”. E in particolare, sulle accuse di favoritismo alla sua collaboratrice il ministro dice di aver “subito un attacco spazzatura sul piano personale. Le cose possono apparire molto diverse a seconda di come si presentano”, e lamenta “violazioni della privacy. Mi chiedo – osserva – chi e’ che passa ai giornalisti queste cose”. Tria respinge comunque qualunque ipotesi di dimissioni: “Sciocchezze. Se andassi via dovremmo vedere quale sarebbe la reazione dei mercati”.

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