Due milioni di italiani alle prese con piede piatto

Tra le deformità di tipo ortopedico, dopo la displasia congenita dell’anca, con la quale spesso è associato, il piede torto congenito è la più frequente malformazione dell’arto inferiore, insieme all’alluce valgo e al piede piatto. I maschi italiani sono coinvolti con un rapporto 2:1 rispetto alle femmine, nel 50-60% dei casi il piede torto congenito risulta bilaterale e nel 15% casi familiare. Le più comuni deformità del piede acquisite comprendono il piede piatto, il piede cavo e le deformità delle dita. Si tratta di malattie rare che comunque colpiscono quasi due milioni di italiani e il 70 per cento dei quali sono bambini in età pediatrica. Lo scenario lo straccia la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT).

Il piede piatto – spiega il prof. Paolo Tranquilli Leali – è una deformità caratterizzata morfologicamente dalla riduzione della volta plantare e dal valgismo del retropiede. Funzionalmente si definisce piatto un piede che, invece di alternare in modo equilibrato movimenti di pronazione durante la fase di appoggio e supinazione durante la fase di spinta, mantiene uno stato di prevalentepronazione durante la deambulazione e la stazione eretta. Un piede funzionalmente piatto è un piede che può essere saltuariamente dolente anche in età evolutiva, ma se si interrogano i genitori vengono riferite lamentele come precoce affaticamento, poca voglia di fare lunghe camminate e saltuari disturbi dopo attività sportiva”.

Secondo gli ortopedici della Siot riuniti a Roma, il trattamento chirurgico del piede piatto in età evolutiva costituisce una terapia efficace. Sempre secondo la Siot all’età di 10 anni il 4% dei bambini presenta un piede morfologicamente piatto, ma di questo gruppo solo circa il 10% presenta un piede funzionalmente piatto che necessita di trattamento al fine di evitare la comparsa di dolore e deformità secondarie in età adulta. Durante i lavori, gli esperti si sono soffermati su un’altra deformità dell’avampiede: l’alluce valgo caratterizzato dalla progressiva sublussazione laterale della falange prossimale del primo dito sulla testa del primo metatarso e si presenta con dolore e reazione infiammatoria. Interessa soprattutto l’età adulta e le donne, ma può manifestarsi anche in soggetti giovani nei quali si presenta frequentemente in manierabilaterale ed associata a diverse malformazioni a carico del piede.

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