Forti scosse di terremoto tra Turchia e Siria, migliaia di morti

Forti scosse di terremoto tra Turchia e Siria, migliaia di morti
6 febbraio 2023

Sono salite a 3.823 persone, secondo i rapporti provvisori incrociati, le vittime nel sud-est della Turchia e nella vicina Siria del potente terremoto che ha scioccato la comunità internazionale. Il bilancio delle vittime del terremoto nella sola Turchia è salito a 2.379, il numero dei feriti è invece 14.483. Il bilancio sale di ora in ora. Le autorità dei due Paesi temono che il bilancio delle vittime possa aumentare, mentre sono ancora in corso le operazioni di ricerca e soccorso sia sul territorio della Turchia meridionale, sia della Siria settentrionale. In una nota la Farnesina ha reso noto che “l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell`area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite”.

In particolare, la Farnesina “sta seguendo con grande attenzione la situazione” in Turchia dopo i violenti terremoti che si sono verificati da stanotte nel Paese e in Siria, “nella zona più vicina” all’epicentro “ci sono 21 italiani, li abbiamo raggiunti tutti e ci risulta stiano tutti bene”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Nella zona più ampia ci sono 168 italiani, da quello che ci risulta con tutti gli incroci con i dati dell’ambasciata e dei consoli, pare che siano tutti in salvo. Coloro che era registrati con l’app dell’Unità di crisi sono stati chiamati tutti. In Siria e in Iraq non dovrebbero esserci cittadini italiani”, ha aggiunto.

Leggi anche:
Minacce nucleari russe sono "irresponsabili" ma la Nato è pronta a difendersi

Tajani ha sentito il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu a cui è stato offerto l’aiuto della Protezione civile italiana che “è pronta a fare tutto il necessario, una squadra è già pronta, appena ci sarà l’ok partirà in sintnia con la Protezione civile europea”.  Intanto, la solidarietà internazionale si è fatta sentire, con offerte di aiuto che sono arrivate da tutte le parti del mondo, Russia e Cina, ma anche Stati uniti e Ue. Più di 10 squadre di ricerca e soccorso dell’Unione europea sono state mobilitate e sono già in viaggio per prestare aiuto. 

La prima potente scossa ha colpito nella notte e ha avuto una magnitudo di 7,7 con epicentro a Gaziantep, secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha parlato del peggior disastro per il paese dal 1939, quando un terremoto uccise oltre 32.000 persone e ne ferì più di 100.000. Il Centro Sismologico Mediterraneo Europeo (EMSC) ha poi annunciato una seconda scossa della stessa intensità a nord-est di Kahramanmaras a una profondità di due chilometri. Ci sono state più di 100 scosse di assestamento.

A Istanbul è gara per donare il sangue

Gli abitanti di Istanbul fanno a gara per donare il sangue e aiutare le vittime. Un residente, che ha ricevuto l’invito per venire a donare dalla Croce rossa, ha spiegato ai microfoni di Dha che ci sono fino a due ore di attesa. Un altro residente che ha donato ha spiegato di avere aspettato un’ora.

L’Ue: mobilitate squadre di soccorso per la Turchia

L’Ue invierà squadre di soccorso dagli Stati membri in Turchia per assistere il Paese. “Abbiamo mobilitato più di 10 squadre di ricerca e soccorso”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea Balazs Ujvari, aggiungendo che “l’Ue ha anche attivato il sistema satellitare Copernicus per fornire servizi di mappatura di emergenza alle autorità turche”. Il potente sisma ha colpito la Turchia meridionale e ha interessato parti della Siria, dove l’Europa fornirà sostegno “attraverso i suoi programmi di assistenza umanitaria”.

Leggi anche:
No domiciliari per Ilaria Salis, prossima udienza a maggio

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, invece, potrebbe parlare con Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, a seguito del micidiale sisma,  ha detto il segretario stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. “Il presidente Biden e il presidente Erdogan avranno l’opportunità di parlare molto presto e avremo sicuramente un resoconto quando avverrà la loro conversazione”, ha detto Jean-Pierre.

Forti danni a patrimonio culturale 

Il sisma che ha colpito Turchia e Siria ha inferto forti danni al patrimonio culturale dei due paesi. In Turchia il castello di Gaziantep è in parte crollato. Anche la cittadella di Aleppo, in Siria, è stata vittima del terremoto. In Siria, la Direzione Generale dei Beni e dei Musei afferma che la Cittadella di Aleppo, “patrimonio mondiale dell’UNESCO, è stata danneggiata dal terremoto”. Un team di specialisti è stato inviato “per ispezionare il sito e valutare i danni”, ha dichiarato Hammam Saad, direttore generale della Direzione siriana dei musei, delle attrazioni turistiche e del patrimonio.

In Turchia il castello di Gaziantep, patrimonio mondiale dell’Unesco , ha subito gravi danni. Alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est dello storico castello nel distretto centrale di Sahinbey sono stati distrutti dal terremoto, i detriti sono stati sparsi sulla strada. Anche la cupola e il muro orientale della storica moschea Sirvani, che si trova accanto al castello e che si dice sia stata costruita nel XVII secolo, è parzialmente crollata.

Leggi anche:
Nave contro un ponte a Baltimora, crollato il Francis Scott Key Bridge
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti