Francia, i socialisti al voto per le primarie. Il radicale Hamon favorito su ex premier Walls

Francia, i socialisti al voto per le primarie. Il radicale Hamon favorito su ex premier Walls
29 gennaio 2017

Oggi si vota in Francia alle primarie socialiste per scegliere il candidato per le presidenziali di aprile e maggio. A sorpresa, a contendersi la vittoria, l’ex ministro dell’Istruzione e rappresentante dell’ala più radicale del Ps, Benoit Hamon (foto,sx), arrivato in testa al primo turno di domenica scorsa e l’ex premier Manuel Valls (foto,dx), che invece era dato per favorito. Il primo ha raccolto circa il 36% dei consensi, il secondo il 31%. Secondo diversi osservatori, la vittoria di Hamon appare “ineluttabile”, secondo altri “molto probabile”. Dunque, giornata decisiva per i socialisti francesi che in serata sapranno il loro candidato all’Eliseo. Vincitore contro ogni previsione del primo turno, in un partito in cui e’ in atto un processo di balcanizzazione, Hamon nel frattempo ha ottenuto l’appoggio anche di Arnaud Montebourg, il candidato arrivato terzo ma che una settimana fa ha raccolto il 17% dei consensi.

In un partito indebolito e diviso, i due (Hamon-Valls) si contendono la candidatura per una ‘corsa’ che comunque li vedra’ in grande difficolta’. Tutti i sondaggi dicono che nessuno dei due, il 23 aprile, al primo turno delle presidenziali, avra’ alcuna chance: ben lontani dalla candidata della destra radicale, Marine le Pen -galvanizzata dalla Brexit e dall’inattesa vittoria di Donald Trump- e dal conservatore Francois Fillon che, al momento, è in difficolta’ per il presunto impiego fittizio della moglie, Penelope, pagata come sua assistente parlamentare mezzo milione di euro. “Bisogna farla finita con le vecchie ricette e le vecchie politiche, le vecchie soluzioni che non funzionano più”, aveva tuonato giorni fa Hamon, mentre Valls ha invitato gli elettori a fare la loro scelta al secondo turno tra “una sconfitta assicurata” alle presidenziali, nel caso in cui scegliessero il suo avversario, e la “vittoria possibile” con lui. Piu’ di 7.500 seggi elettorali aperti, votare costera’ -come al primo turno- un euro. Dopo che al primo turno hanno votato 1,6 milioni di elettori (un milione in meno rispetto al 2011) i due finalisti sperano che avvicinarsi ai due milioni di elettori, che sarebbe comunque ancora una cifra modesta rispetto ai 4 milioni di francesi che, nel mese di novembre, andarono a votare per le primarie del centro-destra. L’ennesimo brutto segno in vista delle presidenziali.

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