APERTURA

G20 a Amburgo, verso compromesso sul testo sul clima. Stati Uniti ancora isolati

Gli Stati Uniti e le altre maggiori potenze mondiali sarebbero vicine a un compromesso sul cambiamento climatico, uno degli argomenti più spinosi in agenda al summit del G20 in programma oggi e domani ad Amburgo, in Germania. Dopo giorni di colloqui preliminari, i negoziatori sono sempre più fiduciosi di poter pubblicare un comunicato congiunto, da cui comunque emergerebbe l’isolamento degli Stati Uniti: Washington sottolineerebbe la volontà di abbandonare l’accordo sul clima di Parigi, mentre tutti gli altri Paesi dovrebbero annunciare con forza il loro sostegno all’intesa, secondo un negoziatore coinvolto nelle discussioni, che ne ha parlato con Politico. Il testo potrebbe essere riscritto in questi due giorni, ma se dovesse rimanere intatto, quantomeno nella sostanza, emergerebbe appunto l’unità tra tutti i Paesi, tranne gli Stati Uniti, segnando un’importante vittoria per la padrona di casa, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che sostiene la necessità di agire per combattere il cambiamento climatico. Il timore era che alcuni Paesi dipendenti dalle fonti fossili potessero esitare, a partire da Turchia e Arabia Saudita, di fronte alla possibilità di sostenere il dettagliato piano d’azione per ridurre le emissioni, ma entrambi gli Stati si uniranno alla maggioranza, salvo sorprese.

Il piano d’azione sul clima, a cui farà riferimento il comunicato congiunto, è il frutto di mesi di negoziati e, secondo alcune fonti di stampa, sarebbe stato ‘annacquato’ proprio per ottenere il sostegno di tutti i Paesi, tranne gli Stati Uniti. Un G19, insomma, secondo la fonte di Politico. Il comunicato congiunto comprenderà diversi paragrafi su questioni climatiche ed energia, compresa una sezione sostenuta anche dagli Stati Uniti, che promuove la sostenibilità e l’importanza di migliorare la sicurezza energetica, secondo le bozze lette da Politico e la testimonianza di alcune fonti. Secondo le fonti, il comunicato “prenderà nota” della decisione degli Stati Uniti di abbandonare l’accordo sul clima di Parigi e di “fermare immediatamente l’applicazione” del piano di riduzione delle emissioni nazionali dell’ex presidente Barack Obama. Secondo la bozza del comunicato, gli Stati Uniti sono impegnati a “un approccio che abbassi le emissioni e sostenga la crescita economica e migliori la sicurezza energetica”. “Gli Stati Uniti – si legge nella bozza – si sforzeranno di lavorare da vicino con i partner per aiutarli ad accedere e a usare combustibili fossili più puliti ed efficienti e ad accedere alle energie rinnovabili e ad altre fonti pulite”. Nel comunicato, quindi, la posizione degli Stati Uniti dovrebbe essere incorporata, invece di essere aggiunta come nota a piè di pagina come successo al G7.

 

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