Gaza, la strage nella chiesa scuote il mondo: Meloni condanna, il cardinale Pizzaballa in prima linea
L’esercito israeliano definisce l’attacco “un errore”, ma le voci dei leader religiosi e delle organizzazioni umanitarie si levano in un coro di condanna: “Un crimine contro la dignità umana”. La comunità internazionale sotto choc. La premier Meloni ha condannato l’attacco definendolo “inaccettabile”
Un carrarmato ha colpito la parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, uccidendo tre persone e ferendone oltre dieci, tra cui padre Gabriel Romanelli, figura simbolo di resistenza e umanità. L’esercito israeliano definisce l’attacco “un errore” ma la premier italiana Giorgia Meloni non usa mezzi termini: “Gli attacchi contro i civili sono inaccettabili. Nessuna azione militare può giustificare tale condotta”. Come anche le voci dei leader religiosi e delle organizzazioni umanitarie si levano in un coro di condanna: “Un crimine contro la dignità umana”.
E così mentre i droni armati rilasciano missili carichi di chiodi sui civili, il bilancio delle vittime dall’ottobre 2023 supera le 58.700 unità, secondo il ministero della Salute di Gaza. L’attacco alla Sacra Famiglia, che ospitava circa 600 rifugiati, tra cui bambini con bisogni speciali, è avvenuto ieri, lasciando una scia di sangue e indignazione. Intanto, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, visita oggi il luogo del dramma per portare aiuti e solidarietà. “Un tank ha colpito direttamente la chiesa, l’IDF parla di errore, ma non ne siamo certi”, ha dichiarato Pizzaballa a Vatican News, sottolineando la gravità dell’episodio.
La struttura, già simbolo di resistenza per la comunità cristiana di Gaza, è stata danneggiata, con frammenti di shrapnel sparsi nel cortile, secondo Caritas Jerusalem. Due delle vittime, Foomya Ayad e Saad Eissa Salama, erano cristiani ortodossi che avevano trovato riparo nella chiesa cattolica. Meloni, tra i primi leader a reagire, ha condannato con forza l’attacco, segnando un’ulteriore svolta nella sua posizione sempre più critica verso le operazioni militari israeliane. “I raid su Gaza colpiscono anche la Sacra Famiglia. È inaccettabile”, ha scritto su X, chiedendo un cambio di rotta immediato. La sua voce si unisce a quella di Papa Leone XIV, che in un telegramma ha espresso “profonda tristezza” per le vittime, rinnovando l’appello per un cessate il fuoco.
Intanto, Pizzaballa, accompagnato dal Patriarca Greco-Ortodosso Theophilos III, ha raggiunto Gaza oggi per valutare i danni e coordinare l’arrivo di aiuti umanitari, tra cui cibo e kit medici. “Siamo qui per stare accanto a chi soffre”, ha detto, mentre la Patriarchia Latina assicurava l’evacuazione dei feriti verso ospedali esterni. In una nota congiunta, i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme hanno denunciato il raid come “un crimine” e una “violazione del diritto internazionale”, invocando la protezione dei siti religiosi e umanitari. La guerra a Gaza, scatenata dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, continua a mietere vittime.
Fonti ospedaliere, citate da Al Jazeera, denunciano l’uso di droni con missili caricati di chiodi, che provocano emorragie letali, specialmente tra folle in cerca di cibo o acqua. Solo oggi, 25 morti, di cui cinque presso punti di distribuzione di aiuti. L’esercito israeliano respinge le accuse di colpire civili, ma le stime di fine maggio indicano un numero imprecisato di persone scomparse, tra le 84.000 e le 350.000, sollevando ombre su una crisi umanitaria senza precedenti. Mentre il mondo guarda a Gaza, le parole di Meloni e la missione di Pizzaballa lanciano un monito: la comunità internazionale può ancora fermare questa spirale di morte? La risposta resta incerta, ma l’urgenza di pace non è mai stata così evidente.
