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Gaza, Meloni a Sharm per il Piano di Pace: l’Italia pronta a inviare militari e aiuti. Trump in Israele

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, volerà oggi a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare alla solenne cerimonia di firma del Piano di pace per il Medio Oriente, su invito del presidente americano Donald Trump e dell’egiziano Abdel Fattah Al Sisi, in un momento cruciale per la stabilità regionale.

L’evento, previsto per le 13.30 ora italiana, riunirà capi di Stato e di governo di oltre venti nazioni, con l’obiettivo di inviare un messaggio di unità internazionale a sostegno del piano, che mira a stabilizzare Gaza e rilanciare un processo politico per la pace. Tra i leader confermati figurano il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier spagnolo Pedro Sanchez e quello britannico Keir Starmer.

Sarà presente anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, mentre è attesa la partecipazione del leader palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Israele, invece, non prenderà parte all’incontro. Fonti italiane sottolineano che Meloni è in costante contatto con Washington e gli altri attori globali per delineare il ruolo dell’Italia nello sforzo collettivo per la ricostruzione e lo sviluppo della Striscia di Gaza. Il piano punta a un quadro di sicurezza e stabilità duratura in Medio Oriente, con enfasi sulla ripresa di negoziati politici.

Intanto, Donald Trump è partito per il Medio Oriente, dove farà tappa in Israele e in Egitto. Il presidente rimarrà nella regione per circa otto ore: è previsto che arrivi poco dopo le nove del mattino ora locale in Israele e che riparta dall’Egitto, dopo il vertice a Sharm El-Sheikh, intorno alle 17 ora locale.

Italia pronta a impegnarsi su più fronti

In un’intervista al quotidiano “Avvenire”, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha anticipato l’impegno italiano: “Siamo pronti a fare la nostra parte sul piano umanitario, nella ricostruzione di Gaza e nel consolidamento del quadro regionale”. Tajani ha evidenziato anche la disponibilità a un contributo militare, se necessario, per garantire la sicurezza dell’area.

Sull’emergenza umanitaria, il ministro ha confermato che i camion con aiuti stanno riprendendo a entrare a Gaza in queste ore. L’Italia rafforzerà l’operazione “Food for Gaza”, raccogliendo derrate alimentari in collaborazione con Coldiretti, Confagricoltura e Confcooperative. Particolare attenzione sarà data al settore sanitario, affrontato in sinergia con istituzioni internazionali e ospedali italiani.

Per la stabilizzazione, Tajani ha insistito sulla necessità di una forza internazionale: “Se ci saranno le condizioni, potremmo contribuire con forze militari”. Ha citato i carabinieri già operativi a Gerico e il loro imminente ritorno al valico di Rafah come esempi di impegno concreto.

Agenda fitta per Meloni dopo la cerimonia

Al termine dell’evento a Sharm el Sheikh, Meloni rientrerà immediatamente a Roma per prepararsi agli appuntamenti successivi. Il 14 ottobre, a Palazzo Chigi, incontrerà re Abdullah di Giordania per discutere temi bilaterali e regionali.

Il giorno seguente, il 15 ottobre, i due leader ospiteranno una riunione del “Processo di Aqaba”, iniziativa antiterrorismo che stavolta si focalizzerà sulla situazione in Africa occidentale. L’incontro mira a contrastare l’estremismo e rafforzare la cooperazione internazionale in aree instabili.

Pubblicato da
Maurizio Balistreri