Germania al voto, in ballo la riforma del patto di stabilità Ue

Germania al voto, in ballo la riforma del patto di stabilità Ue
Il Bundestag, il parlamento federale tedesco
22 settembre 2021

Le elezioni in Germania del 26 settembre saranno le più incerte e intricate degli ultimi vent’anni, con la sfida per raccogliere l’eredità di Angela Merkel che appare aperta a qualsiasi scenario. La campagna elettorale è principalmente dominata dalla pandemia di Covid-19 e le misure necessarie per limitare il contagio. Così, mentre il partito di estrema destra, Alternativa per la Germania (AfD), ha deciso di tentare di tornare alla ribalta con un programma anti-vax e anti-mascherina, il ministro della Sanità Jens Spahn si è detto convinto che grazie alle misure prese il Paese potrà essere fuori dalla pandemia nella primavera del 2022.

Dopo l’exploit alle elezioni del 2017, l’Afd si presenta al voto senza i favori del pronostico e in forte ritardo. Per recuperare terreno, il partito di estrema destra punta forte sulla sua opposizione a misure come la vaccinazione e le mascherine obbligatorie. E ancora una volta ha scommesso su un buon risultato nel suo feudo di Bautzen, nella Germania orientale, dove molti elettori – racconta un reportage di France24 – sono contro il vaccino e l’uso dei dispositivi anti-contagio, nonostante la città abbia registrato il più alto tasso di infezione da Covid mai registrato nel Paese da dicembre 2020. “Non conosco nessuno che sia morto di Covid”, ha detto un residente. “Ma conosco molte persone che erano davvero malate o addirittura sono morte dopo essere state vaccinate”.

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Il deputato locale dell’Afd, Karsten Hilse, ha conquistato il 37 per cento dei voti in questa circoscrizione alle ultime elezioni del 2017, ottenendo il miglior risultato del partito in tutta la Germania. Adesso ha buone possibilità di essere rieletto, rilanciando le sue convinzioni no vax e anti-mascherina. “Il tasso di incidenza” del Covid “è stato manipolato per spaventare la popolazione”, ha detto. “È insopportabile vedere cosa fanno per diffondere il panico tra la gente”. Non la pensa così, evidentemente, il ministro della Sanità Spahn. “Se non emergerà alcuna nuova variante del virus contro cui la vaccinazione non darà protezione, il che è molto improbabile, allora avremo superato la pandemia in primavera e potremo tornare alla normalità”, ha detto il ministro, tra gli esponenti di punta della CDU, al quotidiano Augsburger Allgemeine.

Spahn si è quindi soffermato sull’importanza di raggiungere l’immunità di gregge. “Si ottiene sempre” nel lungo periodo, ha detto. Tuttavia, la domanda è se ciò accade attraverso la vaccinazione o la diffusione del virus. “La vaccinazione è sicuramente il modo più sicuro per arrivarci”, ha detto sicuro Spahn, esortando tutte le persone idonee a completare il ciclo vaccinale contro il Covid. “Chi non viene vaccinato è molto probabile che si ammali”, ha concluso il ministro, invitando i connazionali a non sottovalutare i rischi di infezione alla luce dell’attuale calo dei dati sui contagi.

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Gli ultimi sondaggi elettorali indicano adesso in testa i redivivi Socialdemocratici, dopo che a inizio estate il tandem CDU-CSU appariva saldamente al comando mentre in primavera erano i Verdi a essere indicati come primo partito. Stando sempre ai sondaggi, il prossimo cancelliere dovrebbe essere il socialdemocratico Olaf Scholz, che potrebbe dare vita a una maggioranza insieme a Verdi e Liberali, mandando così clamorosamente all’opposizione i Cristianodemocratici che dopo aver deciso di puntare su Armin Laschet sono andati in crisi.

Per meglio capire, nel suo programma elettorale Scholz, attuale ministro delle Finanze, propone una patrimoniale dell’1% sui patrimoni dei più ricchi e la fine dell’austerità per uscire fuori dalla crisi provocata dalla pandemia. Il tutto mentre in Europa, dove Berlino ha un peso non indifferente, si sta discutendo animatamente sul patto di stabilità che al momento, causa Covid, è sospeso fino al 31 dicembre 2022. E questo in un’Europa guidata dalla cristianodemocratica Ursula von der Leyen, dove si sta discutendo animatamente sul patto di stabilità che al momento, causa Covid, è sospeso fino al 31 dicembre 2022.

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