Economia

Gestione rifiuti, la Regione Siciliana eroga 45 milioni ai 390 Comuni

Palazzo D’Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana

La Regione Siciliana ha erogato 45 milioni di euro ai Comuni per sostenere gli extracosti del ciclo dei rifiuti e premiare chi ha raggiunto il 60% di raccolta differenziata, con un decreto firmato il 28 novembre 2025 dall’assessorato guidato da Francesco Colianni.

L’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ha pubblicato ieri gli elenchi di ripartizione di 45 milioni di euro destinati ai 390 Comuni siciliani. Di questi, 25 milioni riguardano il rimborso degli extracosti sostenuti per il conferimento e il trattamento dei rifiuti, mentre i restanti 20 milioni vengono assegnati agli enti locali che nel 2024 hanno superato la soglia del 60% di raccolta differenziata.

“Si tratta di somme rilevanti, determinate dal governo Schifani, dall’assessorato che guido e dall’Assemblea regionale siciliana”, ha dichiarato l’assessore Francesco Colianni, sottolineando l’obiettivo di “garantire stabilità e funzionalità al sistema, sostenendo gli enti nella tutela degli equilibri di bilancio e, al contempo, incentivando la raccolta differenziata”.

Obiettivo: bilanciare oneri e virtuosismi

L’iniziativa si colloca all’interno di un più ampio piano di rafforzamento della gestione integrata dei rifiuti in Sicilia, regione storicamente alle prese con carenze strutturali negli impianti e pressioni crescenti da parte dell’Unione Europea. I 25 milioni per gli extracosti mirano a compensare i Comuni colpiti da aumenti di spesa legati all’emergenza rifiuti, specialmente in aree prive di impianti di trattamento. I 20 milioni per la raccolta differenziata, invece, rappresentano un meccanismo premiale introdotto con la legge regionale n. 14 del 2023, finalizzato a colmare il divario tra le performance delle diverse province: a oggi, soltanto 107 Comuni su 390 hanno superato la soglia del 60%.

Pressioni Ue e rischio infrazioni

La Sicilia è sotto osservazione da parte della Commissione Europea per il mancato rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla Direttiva Quadro sui rifiuti (2008/98/CE), che impone una quota minima del 55% entro il 2025. Nel 2023, la media regionale si è attestata al 48%, con punte del 72% a Messina e del 68% a Ragusa, ma con città come Palermo ferma al 39%. L’erogazione dei fondi premiali mira a invertire questa tendenza, mentre i rimborsi per extracosti cercano di scongiurare il collasso finanziario di piccoli enti costretti a conferire i rifiuti fuori regione a costi esorbitanti. Il governo regionale ha inoltre annunciato un monitoraggio trimestrale dei dati per verificare l’efficacia del provvedimento.

Reazioni e prossimi passi

L’Anci Sicilia ha accolto con favore l’iniziativa, definendola “un passo concreto verso l’equità nel settore rifiuti”, pur chiedendo trasparenza nella distribuzione delle risorse. Intanto, l’assessorato ha avviato le procedure per il bando da 80 milioni per la realizzazione di nuovi impianti di compostaggio e di selezione, cofinanziati dal Pnrr. La pubblicazione degli elenchi dettagliati dei beneficiari è prevista entro il 10 dicembre 2025 sul sito istituzionale dell’assessorato, con l’obbligo per i Comuni di rendicontare l’uso dei fondi entro il giugno 2026.

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Redazione