Politica

Giappone scettico su annunci Kim Jong Un. Abe: smantellerà l’arsenale nucleare?

Il Giappone mantiene una posizione prudente, se non scettica, sul processo di disgelo avviato nella Penisola coreana che avrà il suo culmine nel summit intercoreano della prossima settimana e forse in uno storico vertice tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente Usa Donald Trump tra fine maggio e inizio giugno. Reagendo all’annuncio da parte di Kim dello stop ai test nucleari e missilistici a lungo raggio, il primo ministro Shinzo Abe ha messo in dubbio che questo possa portare a una “completa, verificabile e irreversibile” denuclearizzazione di Pyongyang. Kim, parlando al Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, ha dichiarato che da oggi lo stop dei test nucleari e dei lanci di missili balistici intercontinentali.

Inoltre ha detto che verrà chiuso il sito dei test nucleari di Punggye-ri, senza tuttavia annunciare lo smantellamento dell’arsenale nucleare, ma anzi precisando che “il lavoro per installare testate nucleari sui missili balistici è terminato”. L’annuncio nordcoreano è stato accolto con un certo entusiasmo a livello internazionale. Trump ha parlato di un “grande progresso”, la Corea del Sud gli ha fatto eco, l’Unione europea ha definito l’annuncio una “tappa positiva verso la denuclearizzazione”.

Disarmo, Shinzo Abe sembra richiamare Trump a un maggiore realismo

A frenare è rimasta, insomma, solo Tokyo. “Vorrei salutare queste mosse positive, ma mi chiedo se porteranno a un completo, verificabile e irreversibile smantellamento del suo arsenale nucleare, delle armi di distruzione di massa e dei missili”, ha commentato il capo del governo nipponico parlando con i giornalisti. “Voglio osservare da vicino gli sviluppi”. Il disarmo “completo, verificabile e irreversibile” è la formula con la quale ritualmente Tokyo e Washington definiscono il loro obiettivo nei confronti della crisi nucleare e missilistica nordcoreana. Il fatto che venga rievocata da Abe, che ha incontrato pochi giorni fa Trump a Mar-a-Lago, sembra essere anche un richiamo a un maggior realismo rispetto all’alleato americano.

Tokyo: la Corea del Nord non ha menzionato “l’abbandono dei missili balistici di breve e media gittata”

Da un lato il sospetto giapponese è che Kim Jong Un stia cercando di approfittare della contingenza internazionale, con Trump più concentrato sul Medio Oriente e sui suoi problemi interni, per alleggerire la pressione economica sul paese. Dall’altro Tokyo teme che Trump possa o concedere troppo, nell’ansia di passare alla storia, o non arrivare a risultati e decidere quindi di accelerare un’escalation militare dagli esiti imprevedibili, in particolare per un paese, come il Giappone, che si trova in prima linea. Non a caso il Giappone ha immediatamente sottolineato ciò che manca nell’annuncio di Kim Jong Un: lo stop ai lanci a breve e medio raggio. “Noi non possiamo essere soddisfatti”, ha dichiarato ai giornalisti Itsunori Onodera, che ha sostenuto che la Corea del Nord non ha menzionato “l’abbandono dei missili balistici di breve e media gittata”. askanews

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