Giorgia Meloni ha firmato e ora il “bonus terremoto” è attivo: 50% per sistemare casa da cima a fondo | Come scrivere bene la domandina

Soldi (Instagram) IlFogliettone
Visti i relativamente recenti terremoti in Italia il Governo ha disposto degli aiuti per le famiglie che hanno subìto danni.
L’Italia ha affrontato periodi di persistente difficoltà economica negli ultimi anni, caratterizzati da una crescita lenta, un elevato debito pubblico e una produttività stagnante. Questa situazione ha portato i governi a implementare diverse misure nel tentativo di sostenere l’economia e alleviare le difficoltà dei cittadini. Tra queste misure, i “bonus” hanno rappresentato uno strumento frequente.
I bonus sono forme di sostegno economico diretto erogate dallo Stato a specifiche categorie di cittadini o per incentivare determinati comportamenti. Possono assumere diverse forme, come contributi una tantum, detrazioni fiscali o sconti su beni e servizi.
Tra i principali vantaggi dei bonus vi è la loro capacità di fornire un sollievo economico rapido e mirato. Possono aiutare le famiglie a far fronte a spese impreviste o a sostenere i consumi in periodi di crisi. Inoltre, alcuni bonus sono pensati per incentivare comportamenti virtuosi, come la riqualificazione energetica degli edifici.
I bonus presentano anche diverse criticità. Spesso hanno un impatto limitato nel tempo e non risolvono le cause strutturali della crisi economica. Inoltre, la loro erogazione può essere complessa e inefficiente, generando burocrazia e potenziali iniquità.
Italia terra di terremoti
Negli ultimi anni, diverse aree italiane sono state colpite da eventi sismici significativi. L’Abruzzo ha vissuto nel 2017 una sequenza di scosse, tra cui alcune di magnitudo superiore a 5, causando ulteriori disagi dopo il devastante terremoto del 2009. L’Emilia Romagna è stata duramente colpita nel 2012 da un sisma, con due scosse principali di magnitudo 5.9 e 5.8 a distanza di pochi giorni.
Più recentemente, l’area dei Campi Flegrei, ha registrato un’intensa attività sismica. A marzo uno sciame sismico ha culminato con una scossa di magnitudo 4.4, avvertita distintamente a Napoli e nei comuni limitrofi, provocando paura e alcuni crolli.

Come richiedere il Sismabonus
Il Sismabonus è un incentivo fiscale pensato per spingere i proprietari di abitazioni e di immobili destinati ad attività produttive, situati in zone ad alto rischio sismico, a realizzare interventi di miglioramento e adeguamento strutturale antisismico. Per il 2025, la detrazione Irpef prevista è del 50% per gli interventi sulle prime case e del 36% per gli altri immobili. Negli anni successivi, 2026 e 2027, la percentuale scenderà uniformemente al 36% per le prime case e al 30% negli altri casi.
Per poter beneficiare di questo sgravio fiscale, è necessario presentare una serie di documenti che attestino la tipologia e la data di inizio dei lavori, i pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o postale, le fatture delle spese sostenute e l’asseverazione da parte di un tecnico che certifichi la classe di rischio sismico dell’edificio prima e dopo l’intervento. L’obiettivo è garantire la corretta applicazione dell’incentivo e la tracciabilità degli interventi realizzati.