Giulio Ciccone lascia il segno sul Giro d`Italia 2022 vincendo per distacco la quindicesima tappa, la Rivarolo Canavese – Cogne, 177 chilometri. Dopo la delusione del Blockhaus e aver lavorato per Juan Pedro Lopez nei giorni scorsi, supportando lo spagnolo nella sua difesa della Maglia Rosa, appena avuto il via libera l`abruzzese ne ha approfittato per inserirsi nella fuga del mattino e dominare la scena, staccando nettamente tutti i compagni di avventura per una lunga cavalcata solitaria nella salita finale. Il portacolori della Trek – Segafredo ha attaccato a più riprese nelle ultime due ascese, concludendo sul traguardo di Cogne con un vantaggio di 1`30″ su Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) e 2`19″ su Antonio Pedrero (Movistar), che facevano parte della maxi-fuga di giornata. Carapaz resta in rosa
“E’ stata una di quelle giornate dove mi sentivo Giulio Ciccone – ha detto il teatino all’arrivo – Sapevo che questa vittoria poteva arrivare e doveva arrivare. Ho avuto tanti problemi, poi quando fai fatica a vincere e riconfermarti è sempre molto difficile e metti tutto in dubbio ma, sapevo come stavano le cose ed a cosa dovevo attaccarmi. Ho fatto quello che mi riesce meglio”. Cicconte ripercorre i momenti difficili: “Il Blockhaus è stata la prima babosta ma la vera batosta è stata prima del giro. Ho avuto il covid per la seconda volta, poi bronchite, febbre alta e cure di antibiotico prima del Giro. La dedica? Alla mia famiglia, a mia mamma, mio padre, Marco e la mia ragazza rimasta sempre vicino”