Lo statunitense Brandon McNulty ha vinto la quindicesima tappa del Giro d’Italia, da Seregno a Bergamo di 195 km. Frazione animata dalla fuga di 17 corridori, dissolta però sull’ultima salita della Roncola in cui sono emersi Healy, McNulty e Frigo. Quest’ultimo con una straordinaria progressione aveva superato sia Healy che McNulty a poche decine di metri dal traguardo, ma alla fine l’americano ha vinto sfruttando anche la stanchezza accumulata dall’italiano nel suo recupero conquistando la prima vittoria al Giro d’Italia. Nel frattempo, sulla Boccola, Roglic ha tentato uno strappo. Si è staccata la maglia rosa, ma non gli altri big come Thomas, Almeida e Caruso. Il francese Armirail, attardato rispetto a Thomas e Roglic, non ha perso la maglia rosa e la manterrà fino alla tappa di martedì con 1’08” sul primo e 1’10” sul secondo.
“Ancora non ci credo – le parole di McNulty al traguardo – è stata dura ma ce l’ho fatta. Mi sono lanciato a 200 metri dal traguardo, dedico la vittoria alla mia fidanzata e ai miei amici. Finalmente un po’ di sole, mi fa bene. Ora la prossima settimana ci concentreremo su Almeida, sarà da pazzi”. Domani riposo. Si riparte martedì con l’ultima settimana del Giro 2023, tra le più dure delle ultime edizioni. Via con la Sabbio Chiese – monte Bondone (203 km). Dopo 17 anni torna l’arrivo in vetta ai 1632 metri del Monte Bondone. L’ultima volta fu nel 2006 con la vittoria di Ivan Basso ma l’impresa consegnata alla leggenda fu quella di Charlie Gaul nel 1956. Il dislivello complessivo della tappa è di 5000 metri. Prima del Bondone, dopo la partenza da Sabbio Chiese nel bresciano e il passaggio vicino al Lago di Garda verrà scalato il Passo di Santa Barbara (12 km all’8% medio), il Passo di Bordala (4.5 km al 7%), la salita di Matassone (13 km al 5%) e Serrada (17 km al 5.5%). Giornata intensa e tappa da cerchiare di rosso per gli scalatori.