Cultura e Spettacolo

Gli 85 anni di Woody Allen (tra commedie intramontabili e scandali)

Quattro premi Oscar, un Leone d’Oro alla carriera. Protagonista di commedie psicanalitiche, divertenti, romantiche e celebrali, in cui si interroga sul rapporto con le donne, con se stesso e con le proprie radici. Ha dipinto New York come pochi raccontando personaggi, ambienti, uomini e donne della Grande Mela. Personaggio amato dal cinema ma anche controverso tra scandali personali e crisi artistiche.
Woody Allen spegne oggi 85 candeline ed il mondo dello spettacolo lo ricorda e lo celebra nonostante le tempeste attraversate per il suo grande genio artistico. Nasce col nome di Allan Stewart Königsberg il 1º dicembre 1935 nel quartiere del Brooklyn (New York) da una famiglia ebrea di origine russo-austriaco-tedesca e di modesta condizione sociale. I nonni paterni, immigrati dalla Germania alla fine del XIX secolo, erano ebrei orientali aschenaziti di lingua tedesca, ebraica e yiddish. Nel 1952, all’età di diciassette anni, assume lo pseudonimo di Woody Allen, in onore del celebre clarinettista jazz Woody Herman.

Allen è un grandissimo fan e conoscitore della musica jazz, che spesso è una presenza prominente nelle colonne sonore delle sue opere, soprattutto quella classica americana degli anni trenta e anni quaranta. Cabaret, teatro, due matrimoni rotti bellicosamente, come autore scrive i pezzi per numerosi comici al prezzo di 100$ al minuto. Insieme ai suoi manager riesce a trasformare le sue debolezze nel suo punto di forza, sviluppando la sua classica immagine nevrotica, cerebrale e timida che diventerà una costante delle sue pellicole. Approda al cinema come regista nel 1965 ma saranno gli anni Settanta a mostrare le sue capacità di autore di commedie sofisticate come Che fai, rubi? (1966), , Prendi i soldi e scappa (1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) (1972). E ancora Provaci ancora, Sam del 1972 (tratta dall`omonima piéce), Il dormiglione (1973), ma sarà Io e Annie del 1977, interpretato insieme alla compagna Diane Keaton, a portarlo alla ribalta (Tre Oscar: “miglior regia”, “miglior attore protagonista”, “miglior sceneggiatura originale”, e alla Keaton Oscar per la “miglior attrice protagonista”).

Seguirono altri capolavori indimenticabili come Manhattan (1979) e Zelig (1983). Negli anni Ottanta arrivano La Rosa purpurea del Cairo (1985) e Crimini e misfatti (1989), in cui il crime si mescola alla commedia. Caratteristica che ritroveremo in alcuni film degli anni Novanta e del 2000, pensiamo a Misterioso omicidio a Manhattan (1993), a Pallottole su Braodway (1994) e a Match Point (2005) con Scarlett Johansson (il suo miglior film di quel decennio). Dopo la lunga relazione professionale e sentimentale con Diane Keaton, verso il 1980, Allen iniziò una lunga relazione, durata oltre dodici anni, con l’attrice Mia Farrow, la quale, come Louise Lasser prima e Diane Keaton poi, avrà da quel momento i ruoli da protagonista in diversi suoi film, come ad esempio in Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982). La Farrow ed Allen non si sposarono né convissero mai per lunghi periodi. Allen e la Farrow si separano nel 1992, dopo che l’attrice scoprì alcune fotografie pornografiche di Soon-Yi Farrow Previn – orfana coreana di 19 anni affetta da un disordine di apprendimento, adottata dalla Farrow e dall’ex-marito André Previn – scattate da Allen.

Prima dell’inizio del procedimento, però, il pediatra della figlia adottiva Dylan Farrow in seguito a una visita aveva contattato le autorità accusando Allen di abuso sessuale nei confronti della bambina, portando una registrazione delle dichiarazioni di quest’ultima fornita da Mia Farrow. Allen si difese e dichiarò di essere stata tutta una messa in scena di Mia Farrow. Le molestie non furono mai confermate dalle indagini. Il movimento #Metoo ha riportato a galla il caso Allen. Alcuni attori si sono schierati contro il regista come Michael Caine e Greta Gerwing. Dalla sua parte invece ci hanno messo la faccia Scarlett Johansson, sua musa negli anni duemila (con lei ha girato Match Point, Scoop e Vicky Cristina Barcelona), Javier Bardem e ovviamente l`amica di sempre Diane Keaton. Il caso Dylan-Allen porta Amazon Studios a rescindere il contratto con il cineasta newyorkese e a non distribuire il suo Un giorno di pioggia a New York (2019), da cui si sono dissociati anche gli attori Timothée Chalamet, Selena Gomez e Rebecca Hall. Allen ha chiesto al colosso di Seattle, che avrebbe dovuto distribuire altri suoi film, un risarcimento di 68 milioni di dollari. Rifkin`s Festival è la nuova commedia di Woody Allen ambientata a San Sebastian, in Spagna, durante il festival del cinema. Sarebbe dovuto uscire il 5 novembre e invece tutto è stato rimandato a causa del Covid.

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