Goodyear verso la rivoluzione delle gomme, il futuro in una sfera

Goodyear verso la rivoluzione delle gomme, il futuro in una sfera
3 marzo 2016

Dateci una sfera e cambieremo il mondo. Potrebbe essere questo lo slogan dei prossimi anni per la Goodyear, arrivata al salone dell’auto di Ginevra con due nuovi concept per lanciare la sfida all’industria dell’auto. Passare dalle gomme tradizionali al pneumatico intelligente, e arrivare in un futuro non lontano a sostituire tutto con delle sfere. Lo spiega bene il general manager per l’Europa meridionale, Luca Crepaccioli: “Il primo pneumatico, l’IntelliGrip, pensiamo che possa arrivare sul mercato nel 2025. Da uno studio è evidente che le auto autonome saranno una realtà già nel corso dei prossimi 10 anni. E l’IntelliGrip vuole essere una risposta di Goodyear a queste prime vetture autonome”.

Queste gomme, grazie a dei sensori, riescono a percepire le condizioni meteo e del manto stradale. Possono ridurre lo spazio di frenata, offrire una migliore risposta in curva, ottimizzare la stabilità e supportare i sistemi anticollisione. Tutte le informazioni saranno comunicate al computer centrale, che adeguerà la velocità della macchina. E ‘ un nuovo orizzonte, ma l’azienda americana guarda ancora oltre. “La sfera è un po’ la nostra rivoluzione del concetto di ruota – spiega Crepaccioli. “E’ un pneumatico che abbiamo immaginato per il 2035, sarà montato anche in questo caso su vetture autonome e viene collegato all’auto attraverso dei campi a levitazione magnetica. L’altra particolarità di questa sfera è che è rotonda e quindi garantisce una mobilità a 365 gradi: le vetture che dovranno spostarsi in spazi ristretti nelle smart city si potranno spostare sia verticalmente sia diagonalmente, e anche orizzontalmente” .

L’Eagle-360 assicura maggiore sicurezza ai passeggeri, riducendo lo slittamento in caso di acqua e ghiaccio. Anche questo concept sarà usato per sviluppare le gomme del futuro e può essere realizzato con una stampante 3D. E se certo è difficile sapere cosa succederà nei prossimi vent’anni, per cominciare a intravedere qualcosa potrebbe essere utile guardare con attenzione questa sfera. “Da una ricerca risulta che, nel 2035, 85 milioni di macchine autonome saranno presenti sul pianeta. E noi con queste proposte vogliamo partecipare al dibattito e collaborare con le principali case automobilistiche allo sviluppo” conclude Crepaccioli.

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