Nel 2011 il colosso ha pagato 500 milioni di dollari per patteggiare con il dipartimento della Giustizia Usa: accusava Google di avere dato spazio sui suoi servizi a pubblicità di farmacie online canadesi che avevano contribuito all’importazione illegale di farmaci negli Stati Uniti. E proprio la contraffazione di farmaci è un altro importante campo di azione. Solo nel 2015 sono state bloccate 12,5 milioni di inserzioni di finti medicinali o di prodotti che promettevano risultati non testati scientificamente. E ancora Google ha eliminato 17 milioni di “trick to click”, annunci ingannevoli che inducono una persona a cliccare su essi. Infine per il 2016 il colosso ha fatto sapere di voler lavorare ancora in questa direzione istallando alcuni aggiornamenti che possono limitare ancora di più le pubblicità ingannevoli e non desiderate. Inoltre – conclude il post – il gruppo sta impegnandosi a implementare le regolamentazioni e le protezioni contro malaware e bot.