Politica

Governo, Giorgetti: “Non mi dimetto, ma anno molto complicato”

“No, non mi dimetterò ma va deciso il modo con cui affrontiamo un anno molto complicato, con problemi molto seri: dall’aumento dei prezzi dell’energia all’inflazione. Quindi il governo deve essere compatto”. Lo ha precisato il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti sull’ipotesi di sue dimissioni. Per tutto il pomeriggio è circolata l’ipotesi di una sua uscita dal governo Draghi. 

“Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l`intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest`anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese” aveva detto nel primo pomeriggio.

Ma era stato anche lo stesso Salvini a rimarcare che “Giancarlo ha parlato di un cambio di passo nel governo, ha ragione. Da lunedì giustamente dice e aggiungo un cambio di registro. Lui è capo delegazione. Io segretario del partito, servono provvedimenti più incisivi”. Va detto, tuttavia, che il capo delegazione della Lega al governo “da diverso tempo” starebbe valutando le dimissioni da ministro, valutazione in corso anche in queste ore come riferiscono fonti parlamentari della Lega, spiegando che a pesare sarebbe la mancata valorizzazione del lavoro svolto nel governo da parte del partito (“Viene silenziato tutto quello che fa”), e anche “gli attacchi da parte di alleati di governo”. Stamattina il ministro dello Sviluppo aveva consegnato ai cronisti una frase sibillina sulla “svolta” in atto in quelle ore: “Per qualcuno porta al Colle, per me porta a casa”.

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