Grecia, banche chiuse per 6 giorni. Tsipras tira dritto in barba alla “perfida” Europa

Ora è ufficiale. Dopo una lunga riunione il governo greco ha deciso di chiudere, domani, le banche e la Borsa di Atene. A comunicarlo il premier Alexis Tsipras che non risparmia nessuno e prosegue la guerra senza esclusione di colpi con la “perfida” Europa. Per Tsipras, infatti, la decisione è colpa della Bce e dei tentativi di bloccare il referedum indetto per domenica prossima. “I tentativi di cancellare il processo democratico – attacca – sono un insulto e una vergogna per le tradizione democratiche in Europa. Né la Bce, né altri fermeranno il processo del referendum. Se i partner dell’Eurozona vogliono possono dare alla Bce la libertà di ripristinare la liquidità delle banche anche stanotte stessa.

La decisione di respingere la richiesta di una breve estensione del programma è un atto senza precedenti per gli standard europei e mette in questione il diritto di un popolo sovrano di decidere”. In ogni casa Tsipras invita la popolazione alla calma: “I depositi dei greci sono al sicuro”. Quindi assicura: “Il pagamento di stipendi e pensioni sarà garantito. In queste ore critiche l’unica cosa da temere è la paura stessa”. Nel frattempo fonti interne all’esecutivo fanno sapere che il Consiglio per la stabilità finanziaria greco avrebbe raccomandato la chiusura delle banche per i prossimi 6 giorni lavorativi.

“Questo non succederà. Anzi, succederà l’esatto contrario: il popolo greco resisterà con maggiore caparbietà”

 “Le recenti decisioni della Bce hanno un solo obiettivo: soffocare la volontà del popolo greco”

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