Guarita da Covid: hai sempre in testa di non riuscire a respirare

19 aprile 2020

Martina Hamacher ha 60 anni e ha appena trascorso la sua prima notte senza assistenza respiratoria dopo diverse settimane di malattia, tra cui 20 giorni in terapia intensiva nell’ospedale universitario di Aquisgrana, nell’ovest della Germania. Il suo è uno dei primi casi di Covid-19 registrati a fine febbraio nella regione focolaio di Heinsberg.

Porta ancora addosso i tubicini dell’assistenza respiratoria che le hanno salvato la vita e racconta: “Mi sentivo un po’ affaticata, come quando viene un’influenza. Poi ho avuto un po’ di febbre. E così il mio medico, dato che avevo già delle patologie pregresse, ha deciso di mandarmi in ospedale”, ha raccontato. “Rimane sempre in testa questa sensazione, che non si può quasi descrivere, di non riuscire a respirare”, ha confidato. “Io ce l’ho fatta, fino a qui. E avrei anche potuto non farcela, come è successo a molte persone”, ha ammesso. “Nella mia situazione, la vita è bella, non importa cosa succede adesso, bisogna apprezzarlo”, ha detto.

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