Politica

Espulsi circa 200 diplomatici russi dall’Europa

L’Italia, come molti altri Paesi europei, ha annunciato l’espulsione di alcuni diplomatici russi in servizio presso l’Ambasciata della Federazione russa a Roma. “Il segretario generale della Farnesina, l’ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia, Sergei Razov, per notificargli la decisione del governo italiano di espellere 30 diplomatici russi in servizio presso l’ambasciata in quanto persone non grate- ha annunciato oggi il ministro degli esteri Luigi Di Maio -. Questa misura presa in accordo con altri partner europei e atlantici si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’ucraina da parte della Federazione russa”, ha aggiunto il ministro, precisando che la misura, è stata presa in accordo con altri partner europei e atlantici. La Francia ha infatti annunciato l’espulsione di 35 diplomatici “le cui attività sono contrarie ai (suoi) interessi, la Germania di altri 40, la Spagna di “circa 25”. E così la Danimarca che ha deciso di espellere 15 diplomatici russi per “attività di spionaggio” nel Paese, la Svezia altri 3.

La Russia risponderà in modo appropriato all’espulsione di 30 diplomatici russi dall’Italia, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha espresso il rammarico per l’espulsione di diplomatici russi da diversi paesi europei a causa degli eventi in Ucraina. Una misura “miope” – ha sottolineato – che ostacola la comunicazione tra gli Stati in un momento difficile e sarà seguita “inevitabilmente” da azioni reciproche da parte di Mosca. “Una riduzione delle possibilità di comunicazione diplomatica, di lavoro diplomatico in condizioni così complicate e circostanze di crisi senza precedenti, è una misura miope che, in primo luogo, complicherà ulteriormente la nostra comunicazione, necessaria per trovare una soluzione, e, in secondo luogo, porterà inevitabilmente a passi reciproci”, ha detto il portavoce della presidenza russa.

Francia

La Francia ha annunciato oggi l’espulsione di un nutrito numero di diplomatici russi in connessione con la guerra in Ucraina. La Francia espellerà 35 diplomatici russi “le cui attività sono contrarie ai (suoi) interessi”: è quanto si spiega in un comunicato del ministero degli Esteri francese. “Questa azione fa parte di un approccio europeo”, si aggiunge. “La nostra prima responsabilità è sempre quella di garantire l’incolumità dei francesi e degli europei”, si precisa.

Spagna

La Spagna ha deciso di espellere “immediatamente” circa 25 diplomatici russi che rappresentano una “minaccia per gli interessi” del Paese. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri in una conferenza stampa. Madrid segue così l’esempio di Francia, Germania, Italia e Danimarca e altri paesi che hanno espulso numerosi diplomatici russi in un contesto di generale indignazione in Europa per l’offensiva condotta da Mosca in Ucraina, e in particolare dopo il recente ritrovamento di cadaveri di civili nella città di Bucha.

Svezia

La Svezia espelle tre diplomatici russi “il cui lavoro non è conforme alla Convenzione di Vienna” in seguito ai fatti di Bucha, in Ucraina. “La situazione è completamente diversa dal 24 febbraio scorso” ha detto la ministra degli Esteri Ann Linde in conferenza stampa, sottolineando: “stiamo analizzando la situazione, abbiamo una difesa molto forte e siamo pronti per qualsiasi minaccia dalla Russia”, ha dichiarato, per poi sottolineare tuttavia che “non è stata presa alcuna decisione di richiedere l’ingresso nella Nato” per la Svezia. Tuttavia la ministra ha ammesso che la situazione ha molti risvolti straordinari. “Stiamo prendendo decisioni davvero inusuali per la Svezia, mai prese da quando Stalin ha invaso la Finlandia 1939, per la prima volta abbiamo mandato armi a una parte in un conflitto in corso”, ha dichiarato Linde.

Danimarca

La Danimarca ha deciso di espellere 15 diplomatici russi per attività di spionaggio nel Paese: lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri danese, in un momento in cui numerosi Paesi europei e atlantici, tra cui l’Italia, hanno deciso di prendere provvedimenti simili. “Abbiamo stabilito che i 15 agenti dei servizi segreti espulsi svolgevano attività di spionaggio sul suolo danese”, ha detto ai giornalisti il ministro danese degli Affari esteri, Jeppe Kofod. La Danimarca “vuole inviare un segnale chiaro alla Russia: spiare sul suolo danese è inaccettabile”, ha affermato. L’espulsione è stata notificata questa mattina all’ambasciatore russo in Danimarca.

Lettonia

La Lettonia chiude due consolati russi a Liepaja e Daugavpils ed espelle 13 diplomatici. Lo ha twittato il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics. In precedenza, Rinkevics ha affermato che Riga stava abbassando il livello delle relazioni diplomatiche con la Federazione Russa sullo sfondo degli eventi a Bucha, in Ucraina.

Slovenia

La Slovenia ha deciso di espellere 33 diplomatici russi per esprimere la sua “forte protesta” e il suo “shock” dopo il ritrovamento di numerosi cadaveri nella città ucraina di Bucha, dove Kiev accusa i russi di massacro. Il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore russo Timur Ezhvazov per informarlo di una forte riduzione del personale diplomatico e amministrativo, secondo una dichiarazione. Un portavoce ha riferito all’Afp che 33 persone sono state colpite dalla misura.

Germania

La Germania ha annunciato che sta espellendo “un numero elevato” di diplomatici russi di stanza a Berlino, in connessione con la guerra in Ucraina, secondo quanto riferito dal suo ministro degli Esteri, Annalena Baerbock. Secondo le informazioni dell’Afp, il loro numero è 40. Questi dipendenti dell’ambasciata russa costituivano “una minaccia per coloro che cercano protezione con noi”, ha detto il capo della diplomazia tedesco. La Germania ospita oltre 300mila rifugiati ucraini fuggiti dai combattimenti nel loro Paese dal 24 febbraio. L’annuncio della Germania di 40 diplomatici russi “persona non grata” è una conferma della rotta intrapresa da Berlino per distruggere l’intero complesso delle relazioni con Mosca, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Il 4 aprile le autorità tedesche, senza alcuna sana giustificazione, hanno dichiarato “persona non grata” 40 dipendenti delle missioni estere russe in Germania. Non possiamo non considerare questa decisione senza precedenti come una conferma del percorso apertamente ostile di Berlino verso la distruzione intenzionale dell’intero complesso di relazioni bilaterali con il nostro Paese”, si legge in una nota.

Unione europea

Il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, ha annunciato l’espulsione di “diversi” diplomatici russi dopo la presentazione delle nuove sanzioni decise dall’Ue contro la Russia al fianco della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Oggi ho deciso di designare persona non grata un certo numero di funzionari della missione permanente della Federazione Russa presso l’Unione Europea per aver intrapreso attività contrarie al loro status diplomatico”, ha detto Borrell in un video pubblicato sul suo account Twitter. Borrell ha precisato che l’ambasciatore russo a Bruxelles è stato convocato al Servizio europeo per l’azione esterna per essere informato della decisione.

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