Politica

Usa pronti a stop aiuti militari all’Ucraina per mancanza fondi

La guerra in Ucraina, giunta al suo giorno 650, si trova ora al centro di un difficile scenario finanziario e politico. La Casa Bianca ha emesso un allarme riguardo alla mancanza di risorse per sostenere Kiev, con la direttrice del bilancio, Shalanda Young, che ha inviato una lettera al Congresso sottolineando la fine imminente dei fondi destinati agli aiuti militari ucraini. “Senza un’azione del Congresso, entro la fine dell’anno non avremo più risorse per acquistare altre armi ed equipaggiamenti per l’Ucraina”, ha affermato Young, evidenziando la situazione critica e il limitato tempo a disposizione per intervenire.

L’amministrazione Biden aveva presentato a ottobre una richiesta di aiuti per un totale di 106 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, a Israele e alla sicurezza delle frontiere statunitensi. Tuttavia, questa richiesta è rimasta bloccata, incontrando crescente opposizione da parte dei repubblicani, che sembrano contrari a continuare ad assistere Kiev. Il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha sottolineato che un voto contro l’approvazione degli aiuti danneggerebbe l’Ucraina, agevolando le posizioni russe. Questa prospettiva alimenta un dibattito politico animato, con le opposizioni repubblicane e democratiche che si scontrano sul sostegno militare al Paese guidato da Volodymyr Zelensky.

Mentre sul fronte politico si lavora per evitare un blocco degli aiuti, sul piano strategico emergono divergenze, anche evidenziate dai media statunitensi. Il il Washington Post ha sollevato dubbi sui “calcoli sbagliati” di Washington e sulle differenze di approccio strategico tra comandi statunitensi e ucraini. In pratica, errori e divergenze di ipotesi che hanno contrassegnato la pianificazione da parte di Stati Uniti e Ucraina della controffensiva di Kiev contro la Russia. Gli Stati Uniti hanno “calcolato male quanto le forze ucraine potessero essere trasformate in truppe occidentali in un breve periodo di tempo, soprattutto in mancanza del potere aereo che è parte integrante degli eserciti moderni”, osserva il Washington Post citando alcuni funzionari che hanno parlato con il quotidiano richiedendo l’anonimato.

Gli americani e gli ucraini avevano inoltre ampie divergenze sulla “strategia, le tattiche e la tempistica” delle operazioni, con gli Usa che spingevano per un “assalto concentrato sull’asse meridionale mentre la leadership ucraina riteneva che le sue forze dovessero attaccare in tre punti distinti”, aggiunge il quotidiano. Anche l’Economist ha sollevato interrogativi sulla situazione, sottolineando la possibilità che il presidente russo Vladimir Putin stia guadagnando terreno in questa guerra, evidenziando una mancanza di visione strategica da parte degli oppositori di Putin. Questa complessa situazione mette in luce le tensioni politiche e strategiche che coinvolgono gli aiuti all’Ucraina e solleva domande cruciali sulla direzione futura del conflitto.

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