La denuncia della vittima ha messo fine a settimane di vessazioni da parte del suo ex compagno, un catanese residente nel quartiere Librino. Secondo quanto riferito alla Squadra Volanti della Questura di Catania, l’uomo, sin dall’inizio della relazione, le impediva di frequentare amici e parenti, controllandola con continue videochiamate per accertarsi che fosse sola in casa.
Dopo la rottura, il 50enne ha intensificato le condotte persecutorie: si appostava sotto l’abitazione della donna, la pedinava negli spostamenti e, appena scoperto che si era rifatta una vita, ha cominciato a minacciarla di morte, vantando il possesso di una pistola. Le minacce si sono estese ai familiari della vittima e ai due cani, che l’uomo teneva con sé dopo la separazione.
Nei giorni precedenti l’arresto, l’uomo ha inviato alla ex una videochiamata in cui mostrava uno dei due cani preso per il collo, affermando di volerlo impiccare. L’episodio ha scatenato il terrore nella donna, che il 25 novembre ha chiamato la sala operativa della questura riferendo che l’ex stava sfondando la porta del suo appartamento a calci. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, ma al loro arrivo l’uomo era già fuggito. Poco dopo, è stato rintracciato e arrestato presso la sua abitazione con l’accusa di stalking, prevista dall’articolo 612-bis del Codice penale. È stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’arresto s’inserisce in un contesto di crescente attenzione sul fenomeno della violenza di genere a Catania, dove nel 2024 sono state registrate 127 denunce per stalking, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati della Polizia di Stato, quasi il 70% dei casi riguarda ex partner che non accettano la fine della relazione. Il caso attuale ha richiamato l’attenzione delle autorità locali per la gravità delle minacce e per l’uso strumentale degli animali domestici come mezzo di coercizione psicologica, una pratica sempre più frequente ma ancora poco indagata statisticamente.
L’associazione “Non una di meno – Catania” ha chiesto un rafforzamento dei percorsi di protezione per le vittime di violenza assistita, inclusi gli animali domestici, spesso utilizzati come strumenti di ricatto emotivo. Intanto, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per minaccia aggravata e maltrattamento di animali. Gli inquirenti stanno acquisendo le chat e le registrazioni delle videochiamate riferite dalla vittima. Per il 50enne è prevista l’udienza di convalida dell’arresto entro 48 ore, mentre la donna è stata messa in contatto con il centro antiviolenza del Comune per un percorso di sostegno psicologico e legale.