“Hacker cinesi hanno attaccato il Vaticano”. Pechino: congetture

“Hacker cinesi hanno attaccato il Vaticano”. Pechino: congetture
30 luglio 2020

Hacker cinesi avrebbero infiltrato la rete di computer del Vaticano, secondo l’azienda statunitense di cybersicurezza Recorded Future. La notizia, riportata da New York Times e Reuters, cade sullo sfondo delle perduranti tensioni tra Pechino e Washington, e in un periodo durante il quale Santa Sede e Governo cinese starebbero negoziando il rinnovo di uno storico accordo, inizialmente siglato nel 2018, per le nomine episcopali in Cina.

Secondo l’azienda statunitense, gli hacker avrebbero attaccato le comunicazioni tra il Vaticano e la Chiesa cattolica a Hong Kong con metodi già usati in passato dagli hacker cinesi. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, citato dal Global Times, ha dichiarato che per stabilire la natura degli incidenti alla cyber-sicurezza servono prove sufficienti durante le indagini, ed ha respinto congetture arbitrarie. Il giornale ufficioso cinese di lingua inglese scrive, nel titolo, che si tratta di “cosddetti hacker cinesi”.

“Non penso che influirà molto sui legami tra Cina e Vaticano”, ha commentato, sempre con il Global Times Francesco Sisci, ricercatore al Center of European Studies della università Renmin di Pechino ed esperto di relazioni sino-vaticane. “Il Vaticano non sarà irritato”, ha detto Sisci, autore alcuni anni fa di una nota intervista a Papa Francesco sui rapporti con la Cina per Asia Times.

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Secondo Vincenzo Han Duo, vicerettore del Pontificio collegio Urbaniano, sempre citato dal giornale cinese, ha detto che il Papa ha mantenuto un atteggiamento positivo e gentile nei confornti della Cina sinora e spera che le relazioni con la Cina si sviluppino in una buona direzione.

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