Haftar accetta tregua proposta dall’Onu. Ma in Libia continuano gli attentati, due morti

Haftar accetta tregua proposta dall’Onu. Ma in Libia continuano gli attentati, due morti
Il generale Khalifah Haftar, rivale del governo d'Accordo nazionale di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale
10 agosto 2019

Il maresciallo Khalifa Haftar ha accettato la tregua proposta dall’Onu, in occasione della festa del sacrificio, l’Eid al-Adha, che inizia domani. Lo ha reso noto il portavoce delle milizie di Haftar, il Libyan National Army (Lna), generale Ahmed al-Mismari. La tregua per Haftar, sul fronte di Tripoli, scatta oggi fino a lunedi’ pomeriggio. Appena ieri Haftar aveva respinto l’appello al cessate il fuoco, dopo oltre 4 mesi dall’inizio dell’offensiva su Tripoli.

Con un comunicato diramato nella serata di ieri, invece, il Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli aveva accolto favorevolmente la proposta di tregua arrivata dall’Onu, fissando però quattro condizioni. La prima e’ che la tregua includa “tutte le aree degli scontri” e che venga completamente fermata “ogni avanzata”. La seconda prevede la proibizione di attivita’ aeree e di ricognizione sull’intero spazio aereo nazionale. Il Gna chiede inoltre che la tregua non venga utilizzata per lo spostamento di convogli e per la mobilitazione di truppe.

L’ultima condizione, infine, e’ che Unsmil monitori l’attuazione dell’accordo e riferisca di eventuali violazioni. In mattinata, tuttavia, un colonnello dello Stato maggiore delle forze del Gna, Nasser al Qaid, ha annunciato invece la propria opposizione a qualunque tregua con l’Lna di Haftar. “Respingiamo la tregua nell’insieme e nello specifico”, ha affermato l’ufficiale in un’intervista all’emittente televisiva “Febbraio”. “Di quale tregua stiamo parlando? Nella nostra legge militare, non c’e’ tregua tra fuorilegge ed esercito ufficiale”, ha spiegato Al Qaid. A Tripoli e’ in corso dal 4 aprile scorso un’offensiva delle forze dell’Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar. Intanto, non si fermano gli attentati nel paese libico. Un’autobomba e’ esplosa a Bengasi, nell’est della Libia, provocando la morte di due funzionari Onu addetti alla sicurezza.

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