Harris accelera: manovre per la Casa Bianca 2028. Vertice a Los Angeles, la nuova retorica che spiazza i Dem

Kamala Harris

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Kamala Harris prepara il terreno per una nuova candidatura presidenziale nel 2028. È quanto trapela da fonti interne al Partito Democratico e rilanciato da Axios, secondo cui l’ex Vicepresidente ha chiarito questa settimana ai potenziali avversari che intende mantenere viva la possibilità di una corsa alla Casa Bianca. Nonostante le riserve di una parte dei leader e dei maggiori finanziatori del partito sulla sua capacità di vittoria, Harris si conferma ai primi posti nei sondaggi per le primarie democratiche e gode di un sostegno robusto tra gli elettori afroamericani, un blocco cruciale nelle recenti consultazioni.

La strategia è chiara: segnare il territorio e allontanare i rivali. Dopo un periodo di minore esposizione e un tour promozionale per il suo libro, che si è chiuso con le elezioni del 2024, questa settimana l’azione di Harris ha subito una netta accelerazione. Una serie di mosse che molti Democratici interpretano come l’inizio non ufficiale della sua campagna per il 2028. Il tour di presentazione editoriale si è infatti ampliato, assumendo un tono marcatamente politico, culminato con la sua partecipazione al Comitato Nazionale Democratico (DNC).

A Los Angeles, in occasione della riunione invernale del DNC, Harris e suo marito, Doug Emhoff, hanno incontrato i vertici nazionali del partito e i presidenti dei comitati statali. Un segnale inequivocabile. Il presidente del DNC, Ken Martin, ha persino presentato Emhoff, l’ex “second gentleman”, scherzando sulla sua possibile futura carica di “first gentleman”, come riportato ad Axios da alcuni presenti. Un’investitura, seppur ironica, che ha un peso specifico nel linguaggio politico interno.

La vicepresidente cambia registro: attacco duro allo status quo

Contemporaneamente, Harris sta affinando una nuova retorica, meno allineata alla linea ufficiale recente. Venerdì scorso, in un discorso rivolto ai funzionari democratici, ha criticato aspramente sia i Repubblicani sia lo status quo, un j’accuse che ha colpito entrambi gli schieramenti. Molti dei presenti hanno espresso sorpresa ad Axios per la marcata diversità delle sue osservazioni rispetto al messaggio di sostegno incondizionato all’Amministrazione Biden veicolato durante la campagna elettorale precedente.

È un cambio di passo che mira a posizionarla come una figura capace di rompere con il passato, attraendo quell’elettorato disilluso e meno ortodosso che cerca un rinnovamento autentico. L’obiettivo è quello di superare i dubbi sulla sua incisività politica, percezione che aveva caratterizzato alcune fasi della sua carriera. Il messaggio è: la Harris del 2028 sarà diversa da quella che abbiamo conosciuto.