Biden: “Putin un tiranno, non può rimanere al potere”. Mosca replica

Biden: “Putin un tiranno, non può rimanere al potere”. Mosca replica
Joe Biden
27 marzo 2022

“Non abbiate paura”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, citando Papa Giovanni Paolo II da Varsavia. Comincia così il suo discorso pubblico alla Polonia. “Parole che cambiarono il mondo”, le ha definite Biden, cattolico, al Castello Reale di Varsavia, un luogo simbolo. Il Castello, infatti, fu distrutto dai nazisti nel 1944 e solo negli ultimi anni è stato interamente ricostruito. Il presidente degli Stati Uniti, tuttavia, gioca al rilancio, definendo il suo omologo russo Vladimir Putin un “macellaio”. L’affondo del capo della Casa Bianca nasce dalla domanda su “cosa pensasse di Vladimir Putin, visto quello che sta infliggendo a queste persone”, a cui Biden ha risposto con una frase: “È un macellaio”. Una donna, che ha parlato con Biden, ha spiegato al presidente americano che era lì con sua figlia, mentre suo marito e un altro figlio sono tornati in Ucraina a combattere. “È spaventoso”, ha commentato il capo della Casa Bianca. La donna, tramite un traduttore, ha parlato dell’orrore che la sua famiglia ha subito e ha affermato che “le madri ucraine sono pronte a strangolare” il presidente russo Vladimir Putin “a mani nude”.

Biden ha quindi preso una bambina con una giacca rosa e ha tirato fuori quello che sembrava essere il suo telefono e si è fatto un selfie con lei e la sua famiglia lì. Il presidente ha spiegato di non conoscere la lingua ucraina, ma ha preteso che qualcuno traducesse il suo pensiero: “Voglio portarla a casa”. “Grazie di tutto”, hanno quindi detto ripetutamente gli ucraini presenti a Biden. “Siete tutti coraggiosi, coraggiosi, coraggiosi”, ha risposto Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato anche di voler “concentrare il grosso degli sforzi sull’obiettivo principale: la liberazione del Donbass”, in contrasto con l’intenzione dichiarata del Cremlino di “smilitarizzare” e “denazificare” l’intera Ucraina. Il presidente Vladimir Putin “ha soffocato la democrazia in Russia e cerca di farlo anche altrove”, ha accusato Biden nel suo discorso a Varsavia. “Putin ha il coraggio di dire che sta denazificando l’Ucraina. È una bugia, è solo cinico. Ed è anche osceno”, ha aggiunto il presidente americano, ricordando che il presidente Zelensky “è stato eletto democraticamente, è ebreo e la famiglia di suo padre ha subito l’Olocausto nazista”.

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Il presidente degli Stati Uniti, nel suo messaggio, ha messo in evidenza la differenza tra la democrazia dell’Occidente e l’autocrazia della Russia. “Non date per scontata la democrazia – ha detto – è stato un lungo percorso. Noi abbiamo ben chiara la differenza tra democrazia e autocrazia. Ucraini e polacchi sono in prima linea per difendere i valori democratici, libere elezioni, la libertà d’espressione, libertà di abortire, se uno lo vuole. Noi siamo al vostro fianco”. Biden ha poi portato l’attenzione sulle forze americane che “sono in Europa non per attaccare le truppe russe ma per difendere gli alleati Nato e non si sposteranno finché non avremo certezza che non sarà invaso il territorio Nato”. “E lo dico chiaramente – ha intimato -: non pensateci nemmeno di invadere un territorio Nato, nemmeno un centimetro sarà sottratto. Per noi l’art. 5 è sacro e lo difenderemo con tutte le nostre forze”. “Un criminale vuole dipingere l’allargamento della Nato come un progetto imperiale volto a destabilizzare la Russia”, ha detto, facendo riferimento alle accuse mosse dal presidente russo Vladimir Putin.

“Niente è più lontano dalla verità. La Nato è un’alleanza difensiva. Non ha mai cercato la fine della Russia”, ha aggiunto. “Putin non ha studiato la storia, non ha fatto i conti con la determinazione ucraina e l’Occidente è più unito che mai. La Russia voleva meno presenza Nato e ora ce n’è di più. La Russia ha causato una cosa che non voleva: rivitalizzare le democrazie”, ha aggiunto Biden. Poi l’appello ai russi: “Mi rivolgo al popolo russo, se mi potete ascoltare, non siete voi il nostro nemico, mi rifiuto di pensare che appoggiate chi uccide i bambini, chi tagli le forniture, chi accerchia le città, queste non sono azioni di un grande Paese, voi russi sapete bene cosa significa essere invasi. Questa guerra è indegna e Putin deve porvi fine”. “Questa guerra – ha aggiunto – è già un fallimento strategico per la Russia. Avendo perso un figlio, io so che non c’è pace per chi ha perso un familiare”. “Moltissime persone stanno fuggendo dalla Russia” e “oltre 200mila persone hanno lasciato il Paese nell’ultimo mese. Stiamo parlando di un numero davvero grande”, ha aggiunto Biden precisando che Vladimir Putin “con la sua aggressione ha escluso dal resto del mondo i cittadini russi e sta riportando la Russia al 19mo secolo”.

Insomma, “per amor di Dio, quest’uomo non può restare al potere”, ha sbottato Biden, evocando per la prima volta un cambio di regime in Russia. “Non abbiate paura. Un dittatore che vuole ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore della gente per la libertà”, ha aggiunto il presidente Usa sottolineando che la guerra in Ucraina è “colpa di Vladimir Putin”. Immediata la replica di Mosca: “Non spetta a Biden decidere” se la Russia deve tenere Vladimir Putin al potere o meno, precisa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Deve essere una scelta del popolo della Federazione Russa”, ha aggiunto citato dalla Cnn. Replica che ha portato la Casa Bianca a una precisazione: il presidente Joe Biden “intendeva dire che Putin non può esercitare potere sui suoi vicini o sulla regione. Non ha messo in discussione il potere di Putin in Russia né un cambio di regime”.

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