“Il ladro di giorni”, Scamarcio impara a fare il padre

3 febbraio 2020

Si osservano, si conoscono, imparano a fidarsi uno dell’altro e man mano maturano insieme il padre e il figlio protagonisti del film “Il ladro di giorni” di Guido Lombardi, nei cinema dal 6 febbraio. Riccardo Scamarcio è Vincenzo, che dopo sette anni di prigione decide di affrontare con suo figlio (interpretato da Augusto Zazzaro) un viaggio attraverso l’Italia, con l’obiettivo di arrivare a Bari per portare a termine l’ultimo lavoro sporco e vendicarsi di un uomo.

Il regista spiega: “Nel corso del viaggio il ruolo di adulto e di bambino si invertono un po’. Il bambino come fa a fidarsi di questo sconosciuto che è ricomparso nella sua vita quando ormai ha già 11 anni? Come in ogni storia d’amore il primo passo è sempre un atto di coraggio”. Per Scamarcio, che presto vedremo di nuovo nel ruolo di un padre nel film di Ginevra Elkann “Magari”, il viaggio dei due protagonisti de “Il ladro di giorni” è un viaggio di scoperta. “Scopre che questo ragazzino è capace di una sua indipendenza, che è un ometto, anche. Quindi capisce anche che può avere un amico, anche, che non è soltanto il bambino piccolo. In qualche modo diventano alleati. Come sempre il cinema utilizza delle storie un po’ estreme, perché nelle storie estreme i sentimenti sono più facili da individuare, no?”.

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