Il mondo del calcio piange Sinisa Mihajlovic

Il mondo del calcio piange Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic
16 dicembre 2022

Immediato il cordoglio del calcio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Il Milan, di scena in amichevole a Dubai con il Liverpool, scenderà in campo oggi con il lutto al braccio in memoria di Sinisa Mihajlovic, dal 2015 al 2016 allenatore dei rossoneri. Il Bologna scrive: “Vivrai per sempre nel nostro cuore”. Gigi Donnarumma, portiere lanciato proprio da Mihajlovic nel grande calcio, sulla morte del suo allenatore: “Sei sempre stato un guerriero e so quanto hai lottato. Ti ringrazierò per aver sempre creduto in me e per tutto quello che mi hai detto dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Resterai per sempre nel mio cuore, ciao mister”. Anche l’Associazione Italiana Calciatori ha voluto rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua scomparsa: “Addio Mihajlovic, interprete genuino del nostro mondo. Siamo vicini alla famiglia per questa terribile perdita”. Ovviamente arriva anche il ricordo della Sampdoria, che ha voluto rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua scomparsa. Ecco il messaggio del club blucerchiato: “‘Ho affrontato ogni partita come fosse la vita e la vita come fosse una partita’. La partita della vita di Sinisa Mihajlovic è finita questo pomeriggio, per colpa di una bastarda recidiva di leucemia mieloide. Tre fischi netti nel silenzio assordante di una Roma già pronta per le imminenti festività natalizie. Fischi come gelide lame nel petto per tutti quelli che gli hanno voluto bene. Noi sampdoriani siamo certamente tra quelli. E oggi come non mai non possiamo che esserne orgogliosi. Perché Sinisa di quel noi è parte, parte del nostro essere, della nostra storia. Prima da avversario, nella più epica trasferta di sempre, in quella notte di Sofia in cui saggiammo il suo mancino micidiale… Alla moglie Arianna, ai figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas, alla nipotina Violante e a tutta la famiglia Mihajlovic le più sentite condoglianze da parte del presidente Marco Lanna e di tutta la società”.

Il presidente della Lazio Claudio Lotito, tramite il sito del club, ha salutato Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua morte: “La S.S. Lazio piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic: un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita. Il suo coraggio sul terreno di gioco è stato secondo solo a quello dimostrato di fronte a una grave malattia, che mai ne ha fiaccato lo spirito e la tempra. Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio, non solo per essere stato Campione d’Italia, ma per il messaggio di speranza di fronte alle difficoltà che ha saputo rappresentare fino all’ultimo momento della sua vita. Lo ricorderemo come merita, con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente. Alla famiglia le nostre commosse condoglianze”.

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Arriva anche il ricordo del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che tramite i social ha voluto rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua scomparsa. “L’amarezza è tanta in questo momento. Avevi stabilito con Bologna un legame forte, che andava ben oltre il rapporto sportivo, un legame sancito dal conferimento della cittadinanza onoraria. Una delle più importanti per il nostro Comune. Si discusse molto è vero, ma la scelta arrivò per la profonda connessione emotiva che ci aveva unito a te, proprio a seguito della malattia. Un fatto personale, che hai voluto rendere pubblico ed affrontare con determinazione. Insieme abbiamo gioito e sperato. Ci siamo presi in giro e guardati negli occhi con umanità in privato. Da Sindaco ho avuto l’onore di accoglierti e lo ricordo con affetto. Oggi siamo tutti molto colpiti dalla notizia della tua prematura scomparsa. Ci stringiamo forte alla famiglia. Esprimo pubblicamente il cordoglio commosso di Bologna. A te Mister, rivolgiamo un pensiero di sincera gratitudine e amicizia per le tante cose condivise che resteranno per sempre nel cuore della nostra città”.

“Oggi è un giorno molto triste per il mondo del calcio e dello sport: perde un grande uomo che anche negli ultimi mesi ci ha trasmesso la sua forza e la sua umanità – ha detto il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini -. Sinisa resterà sempre un esempio di grande combattente, capace di farsi amare dai propri tifosi e rispettare dagli avversari. La Lega Serie A si unisce tutta al dolore della famiglia”.

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Il Milan, attraverso il proprio profilo su Twitter, ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, ex tecnico rossonero: “Il paradiso ha guadagnato un’altra leggenda. Ci mancherai molto, Sinisa”. Arriva anche il ricordo del Napoli, che ha voluto rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua scomparsa. Ecco il messaggio social del club: “Ciao Mister”, il saluto accompagnato da un cuore azzurro. Lunga e accorata lettera dell‘Inter per salutare Sinisa Mihajlovic, come si legge sul sito ufficiale: “FC Internazionale Milano, il suo presidente Steven Zhang, il Vice President Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari. Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. È doloroso, ingiusto, profondamente malinconico. Prima avversario in campo, poi nerazzurro, da giocatore e da vice allenatore. Poi di nuovo di fronte, sulle panchine rivali. Sempre fedele a se stesso: nella grinta e nell’atteggiamento, nella fierezza e nella serietà. Il numero 10 dei difensori. Prestanza fisica, sapienza tattica e un piede sinistro benedetto: raramente sui campi da calcio si è visto un mancino così potente, così preciso. Re dei calci piazzati, autore di gol bellissimi, anche con la maglia nerazzurra.

Quando arrivò a 35 anni all’Inter mise subito le cose in chiaro, fin dalla prima conferenza stampa: “Sono qui per giocare e per vincere. Ho ancora qualcosa dentro e posso darlo all’Inter”. Fu di parola. Due stagioni, uno Scudetto, due Coppe Italia. Una, marchiata con una punizione all’incrocio in finale, a San Siro. Da urlo. 43 partite e 6 gol, tutti, ovviamente, su calcio da fermo. Meraviglie da ricordare, una a una. Poi l’esperienza sulla panchina nerazzurra, vice al fianco del suo grande amico Roberto Mancini. Presenza fondamentale: due anni, due Scudetti e la Supercoppa Italiana. Vittorie belle, vittorie indelebili. Un segno importante nella storia nerazzurra, prima di intraprendere la carriera di allenatore. Personalità e sicurezza trasmesse ai suoi calciatori, lottatore in campo e fuori, quando ha dovuto intraprendere la sfida più difficile e importante, quella contro la malattia. Affrontata alla Sinisa: la voglia di vivere, di lottare. “Ho fatto a pugni con la Leucemia”, diceva. Perché l’ha combattuta con fierezza, tornando ad allenare, svelando anche un lato che per anni ha sempre nascosto: “Ho imparato a piangere: vedere un uomo duro che piange, fa tenerezza”. Sinisa fino in fondo. Con un messaggio che ha raggiunto e resterà nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Sport e vita. L’Inter, nell’abbracciare la sua famiglia in questo momento tristissimo, lo ricorda con immenso affetto e amicizia. Ciao Sinisa!”.

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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato tramite un comunicato della scomparsa di Sinisa Mihajlovic: “Sono profondamente addolorato, è un giorno triste per il calcio italiano. Sinisa è stato un protagonista dentro e fuori dal campo, un esempio di passione, determinazione e coraggio, in grado di ispirare e di emozionare. Mihajlovic è stato un campione vero come calciatore, come allenatore, ma soprattutto come persona. In un’epoca spesso contraddistinta dalla falsità, ha saputo anteporre sempre la verità non sottacendo i suoi difetti e le sue debolezze. Anche per questo deve essere ricordata la sua positiva testimonianza di vita”.

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