L’annuncio è arrivato oggi dal Karolinska Institutet di Stoccolma, per voce del Segretario Generale dell’Assemblea Nobel, Thomas Perlmann. Si tratta del 116° Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina nella storia del riconoscimento, istituito nel 1901. La tolleranza immunitaria periferica rappresenta uno degli equilibri più delicati e cruciali del corpo umano: è il processo attraverso cui i linfociti T e B maturi vengono controllati per evitare che reagiscano contro gli antigeni prodotti dall’organismo stesso.
Quando questo meccanismo fallisce, le cellule immunitarie si trasformano in aggressori interni, dando origine a patologie autoimmuni come artrite reumatoide, diabete di tipo 1, sclerosi multipla e lupus. Il contributo fondamentale di Fred Ramsdell e del suo team è stato l’identificazione della proteina FOXP3, scoperta studiando bambini affetti da IPEX, una rara sindrome autoimmune. Questa proteina si è rivelata essenziale nello sviluppo delle cellule T regolatrici, note come T-reg, che funzionano da “freno” alle risposte immunitarie eccessive e dannose.
“Questo premio rappresenta un riconoscimento molto importante per l’immunologia e, in particolare, per la reumatologia”, commenta la professoressa Maria Antonietta D’Agostino, Ordinaria di Reumatologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice della UOC di Reumatologia di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS. “La scoperta del fattore di regolazione FOXP3 e delle cellule T-reg ha contribuito a rivoluzionare la comprensione di cosa sia l’equilibrio immunologico e di come il nostro sistema immunitario, anziché combattere solo verso l’esterno, a volte diventi aggressore di sé stesso”.
Le ricerche premiate hanno permesso di comprendere che il difetto delle cellule T-reg può essere sia quantitativo che qualitativo. In patologie come l’artrite reumatoide, il lupus, la sindrome di Sjögren e le connettiviti indifferenziate, lo sbilanciamento di queste cellule contribuisce direttamente alla patogenesi della malattia.
La portata di queste scoperte si estende ben oltre la comprensione teorica. La modulazione delle cellule T-reg rappresenta oggi una concreta speranza terapeutica: sono attualmente in corso trial sperimentali nell’artrite reumatoide refrattaria e nel diabete di tipo 1 per cercare di rimodulare l’efficacia di queste cellule o di espanderle, aiutando così il sistema immunitario a controllare l’autoimmunità.
Nel solco di questa frontiera scientifica si inserisce GEMIN (Gemelli Multidisciplinary Immunology Network), un progetto innovativo avviato quest’anno presso la Fondazione Policlinico Gemelli e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’iniziativa, coordinata dalla professoressa D’Agostino, mira a creare una rete tra i numerosi ricercatori impegnati in studi immunologici all’interno del Campus Gemelli.
“L’idea di GEMIN è quella di far dialogare tra loro le varie anime della ricerca immunologica, superando l’attuale frammentazione”, spiega la responsabile del progetto. “Il primo step è stato mappare l’esistente, per poi consolidare e unificare diverse tematiche in aree di ricerca affini”. La mappatura ha rivelato che il sistema immunitario gioca un ruolo preponderante in numerose macro-aree: dall’infiammazione acuta a quella in corso di infezioni, dall’autoimmunità alla medicina rigenerativa, dalla risposta infiammatoria in ambito cardio-metabolico fino all’immunità dei tumori.
Quest’ultima rappresenta attualmente il 41% degli studi attivi nel Campus Gemelli in ambito immunologico, seguita da autoimmunità e infiammazione cronica (32%), malattie infettive (13%), patologie ematologiche (8%) e medicina rigenerativa (7%). L’approccio multidisciplinare di GEMIN punta a creare sinergie attraverso la condivisione di tecnologie, conoscenze e gruppi di lavoro comuni, perseguendo una ricerca “bench to bedside” che vada dalla fase di base a quella traslazionale fino all’applicazione clinica. Un modello che riflette perfettamente lo spirito delle scoperte premiate oggi con il Nobel: trasformare la comprensione scientifica in strumenti concreti per combattere le malattie.