Politica

Il progetto ecologista di Macron: “Usciremo da gas e petrolio”. Premier in testa nei sondaggi

Il presidente francese uscente Emmanuel Macron è in testa nel sondaggio per il ballottaggio per la presidenza con Marine Le Pen: il capo di stato vincerebbe il prossimo 24 aprile con il 55,5% contro il 45,5% della candidata di RN, secondo l’indagine Ipsos Sopra/Steria realizzata per France Info e Le Parisien-Aujourd’hui en France. Cinque anni fa, Macron aveva vinto con il 66,1% dei voti contro il 33,9% di Le Pen. L’affluenza dovrebbe attestarsi al 72%, vicina a quello del primo turno. Il 33% degli elettori che il 10 aprile hanno votato per Jean-Luc Mélenchon voteranno per Macron al secondo turno, il 16% per Le Pen e il 51% si asterrà o voterà scheda bianca. Tra gli elettori i Yannick Jadot, il 59% sceglierà il presidente uscente e soltanto il 7% Marine Le Pen. Il 55% dei sostenitori di Valérie Pécresse voterà per Macron, il 21% Le Pen e quelli di Eric Zemmour voteranno massicciamente per Le Pen, 76% e soltanto il 9% per Macron.

Macron, intanto, a Marsiglia ha lanciato il suo progetto ecologista e che “unisce le persone, invece di dividere”, annunciando che il futuro premier sarà direttamente responsabile del settore ambientale con il supporto di due “due ministri forti”. Un ministro della pianificazione energetica, che avrà “la missione di fare della Francia la prima grande nazione a uscire da gas e petrolio” con una politica di “sobrietà energetica”, ha detto Macron promettendo di decuplicare l’energia solare installata e di creare 50 nuovi parchi eolici entro il 2040. “Siamo stati due volte più veloci rispetto ai due precedenti quinquenni nel ridurre le emissioni di gas serra. Abbiamo tagliato del 12% in cinque anni. L’immobilismo non è di casa”, ha detto parlando poi di un ministro della Pianificazione ecologica del territorio che guiderà e gestirà la transizione ambientale.

Parlando ai sostenitori a Marsiglia, Macron ha detto di voler “abbattere i muri che isolano, le barriere”, “siamo un paese di apertura; siamo fatti di millenni di migrazioni, spostamenti, integrazioni”. Macron ha anche promesso di piantare 140 milioni di alberi entro il 2030 in Francia. Il capo di stato ha aggiunto che, anche grazie alla presidenza di turno francese, punta a ottenere “una tassa sulle emissioni alle frontiere” e di sminare la concorrenza sleale per industrie e agricoltura. “La Francia è una delle più grandi foreste d’Europa”, ha ricordato Macron rilanciando la protezione delle aree montane e marittime con un “cambiamento culturale di paradigma”.

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