Una notte che resterà impressa a fuoco nella memoria di tifosi, appassionati e addetti ai lavori. Il Paris Saint-Germain conquista la sua prima, storica Champions League travolgendo l’Inter con un roboante 5-0, firmando il triplete e riscrivendo la storia del calcio europeo. Per i nerazzurri, invece, è una disfatta che rischia di lasciare strascichi profondi, sportivi e psicologici. Ecco la cronaca, i numeri e le reazioni di una finale che ha già fatto scuola.
Sin dal fischio d’inizio, il PSG impone la sua legge: pressing alto, ritmo forsennato, qualità tecnica e idee chiare. L’Inter, sorpresa e schiacciata, fatica a uscire dalla propria metà campo. Bastano 12 minuti per sbloccare il risultato: Hakimi, ex della partita, finalizza una splendida azione corale e, per rispetto ai suoi vecchi colori, non esulta.
Passano appena otto minuti e il raddoppio è servito: Désiré Doué, 19 anni, trova il 2-0 con un tiro deviato da Dimarco che spiazza Sommer. L’Inter accusa il colpo, il PSG continua a macinare gioco e occasioni: all’intervallo il dato è impietoso, 13 tiri a 2 per i francesi e 62% di possesso palla.
Nella ripresa, il copione non cambia. Doué, scatenato, firma la doppietta personale al 63’ – diventando il più giovane a riuscirci in una finale di Champions League dopo Kluivert e Carlos Alberto – e si prende la standing ovation. Al 72’ è il turno di Kvaratskhelia, che entra nella storia come primo georgiano a segnare in una finale. Nel finale, Mayulu chiude la manita e il sipario sulla partita.
Per l’Inter, la notte di Monaco rischia di essere un trauma difficile da superare. Dopo la finale persa nel 2023, arriva un’altra batosta europea, la più pesante della storia nerazzurra. La squadra di Inzaghi chiude la stagione senza trofei: scudetto sfumato per un solo punto, doppia sconfitta col Milan in Supercoppa e Coppa Italia, e ora la debacle in Europa. I tifosi sono furiosi, i social si riempiono di critiche e richieste di cambiamento.
Il futuro di Simone Inzaghi traballa: il presidente Marotta lo conferma a caldo ai microfoni, ma la piazza è in rivolta e le voci di offerte dall’Arabia Saudita tornano a farsi insistenti. Per Marotta, uomo della rinascita interista, arriva un altro record negativo: quattro finali europee giocate tra Juventus e Inter, tutte perse. Il mercato estivo, già criticato, ora è sotto accusa.
Luis Enrique (allenatore PSG):
“Abbiamo scritto la storia. I ragazzi sono stati straordinari, questa squadra meritava di vincere tutto. Il triplete è un sogno che si realizza”.
Simone Inzaghi (allenatore Inter):
“Una sconfitta pesante, dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. Il PSG è stato superiore in tutto, ma questa squadra ha ancora tanto da dare”.
Beppe Marotta (presidente Inter):
“Confermo Inzaghi, ma è chiaro che serve una riflessione profonda. Siamo delusi, ma dobbiamo ripartire con umiltà”.
La finale di Monaco segna uno spartiacque: il PSG entra nell’élite del calcio europeo, l’Inter deve leccarsi le ferite e ripartire da zero. La notte del 1 giugno 2025 sarà ricordata per il dominio parigino, per i record infranti e per il trauma nerazzurro. Una pagina di storia, nel bene e nel male, che nessuno dimenticherà facilmente.