Il salto del Grillo: Senato da salvare

Vuole cacciare i politici ma ora non accetta di ridurre i parlamentari. La replica del premier: “Come dicono i romani, Beppe ‘sta a rosicà’”

La difesa che nessuno si aspettava e che ha scatenato l’ironia di Matteo Renzi con un tweet di prima mattina è stata quella di Beppe Grillo: il leader del MoVimento 5 stelle, infatti, ha attaccato la riforma del governo sull’abolizione del Senato. La motivazione sembrerebbe nobile – contrastare quella che l’ex comico definisce la “svolta autoritaria” del premier – ma il risultato è che l’anti-casta per eccellenza, l’uomo che vorrebbe cacciare tutti i politici dal Parlamento, per una volta prende invece le difese di chi non vuole essere “tagliato”.

Domenica Grillo, insieme a Gianroberto Casaleggio, aveva firmato l’appello di Gustavo Zagrebelsky e di altri costituzionalisti contro il progetto del premier di abolire i senatori sostituendoli con sindaci e governatori di Regioni a titolo gratuito. “Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione – ha scritto sul suo blog – da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale numero 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali”. E ieri, sempre sul blog, è tornato a criticare ferocemente il premier. “Renzie – scrive – ha detto che “troppa gente vive di politica”. Una frase buttata lì per perorare il taglio incostituzionale del Senato. Questo contaballe a progetto assunto per fare campagna elettorale per le europee dal trio BerNapDebe, ha la faccia come il c… Il primo a vivere di politica è proprio lui, Renzie, Presidente della Provincia di Firenze dal giugno 2004 al giugno 2009 (ma non era quello che le Province le voleva abolire?), sindaco di Firenze dal 2009 ad oggi (il primo sindaco televisivo d’Italia, ha passato più tempo in tv che in consiglio comunale). Da sempre intruppato nella Democrazia Cristiana di Andreotti e di De Mita e votato al carrierismo politico. Di cosa ha vissuto fino ad oggi Renzie se non di soldi pubblici? Prima degli altri tagli se stesso e abbia più pudore”.

Parole che hanno scatenato l’ironia di Matteo Renzi. “Sono sicuro che molti elettori del Movimento 5 Stelle vorrebbero che Grillo votasse con noi la riforma del Senato – ha replicato ieri mattina in una intervista a Rtl 102.5 – Ma Grillo ha più interesse a lasciare le cose come stanno. Ma se facciamo le riforme che gli italiani chiedono da 20 anni, anche i populisti indietreggiano”. E in serata il premier lo ha di nuovo criticato: “Non è un caso se in questo momento quello che più di tutti vive un momento di sofferenza, e come si dice a Roma sta a rosicà, è Grillo. È chiaro che quando vede qualcuno che adesso cambia le cose si sente franare la terra sotto i piedi”. (Il Tempo)

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