In 50 politica da 50 anni La Russa da Msi a vertice Senato, passando per An-Pdl-Fdi

In 50 politica da 50 anni La Russa da Msi a vertice Senato, passando per An-Pdl-Fdi
Ignazio La Russa
13 ottobre 2022

Ignazio Benito Maria La Russa è il nuovo presidente del Senato. Succede a Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nato a Paternò il 18 luglio 1947 è senatore di Fratelli d’Italia dal 2018. Ha attraversato cinquanta anni di storia della destra italiana. Dal Fronte della Gioventù alla nascita, a cui contribuì insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, di Fratelli d’Italia. La Russa, avvocato civilista entra in Parlamento per la prima volta, alla Camera, nel 1992 con il Movimento sociale guidato da Gianfranco Fini. E’ poi tra i protagonisti nel 1995 della svolta di Fiuggi, che vede la nascita di Alleanza Nazionale che si alleerà con Forza Italia dando vita al Pdl. Rieletto nel ’96 e nel 2001 è stato capogruppo di AN dal 4 giugno 2001 all’8 ottobre 2003. Nuovamente eletto nel 2006 e nel 2008, questa volta nelle liste del Popolo della Libertà, diventa ministro della Difesa nel governo Berlusconi IV. Nel 2008 è reggente di AN. Dal 28 marzo 2018 al 13 ottobre 2022 è stato vicepresidente del Senato.

Di origini catanesi (il padre Antonino fu negli anni 40 segretario politico del Partito Nazionale Fascista diventando nel dopoguerra senatore dell’Msi), La Russa ha studiato a San Gallo in Svizzera e si è laureato in giurisprudenza a Pavia. Ha tre figli, Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. E’ fratello di Romano La Russa (ex europarlamentare di AN ed ex assessore in regione Lombardia con Formigoni) e di Vincenzo La Russa (avvocato e parlamentare Dc). La Russa è stato spesso oggetto di ironie e attacchi da parte della sinistra per le posizioni assunte su alcuni temi, a cominciare dal crocifisso nelle aule scolastiche (favorevole) e dalle adozioni gay (contrario). Il neo presidente del Senato è stato criticato anche per i suoi legami mai recisi, è l’accusa che gli viene rivolta, con il fascismo. La Russa, con quella sua voce tipica, graffiante e con quel sorriso quasi beffardo con cui accompagna le sue provocazioni, ha sempre respinto tali contestazioni ribadendo che i conti con il passato erano stati fatti a Fiuggi e che in Fratelli d’Italia non c’è spazio per i nostalgici.

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Tifosissimo dell’Inter (nonché azionista di minoranza della società con 10mila quote detenute), appassionato di libri di fantascienza e di cani, per il suo volto peculiare e la voce roca caratteristica con un accento siciliano mai dimenticato è stato oggetto di numerose imitazioni da parte di Dario Ballantini, Maurizio Crozza e anche del duo Marco Baldini e Fiorello nei loro spettacoli televisivi e radiofonici, e ha partecipato come doppiatore nell’edizione italiana della serie animata I Simpson(nell’episodio Dolce e amara Marge). Nel 1972 ha intepretato se stesso nel film Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio.

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