Cronaca

Inchiesta Coop a Salerno, indagato De Luca

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato raggiunto da un avviso di proroga delle indagini nell’ambito dell’inchiesta sulle Coop a Salerno. L’avviso gli è stato notificato questa mattina dalla squadra mobile di Salerno. Il primo a parlare dell’iscrizione del governatore della Campania nel registro degli indagati è stato il conduttore di “Non è l’arena” Massimo Giletti in un video pubblicato sul social.

E così dopo una mattinata di smentite e conferme, dopo pranzo ci ha pensato l’entourage del governatore Campano, esponente Pd, a ufficializzare l’accaduto. L’indagine è quella che l’11 ottobre scorso ha portato all’arresto del consigliere regionale Nino Savastano (ai domiciliari) e del ras delle Coop salernitane Fiorenzo Zoccola. Il governatore della Campania era già indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative. Ma la circostanza non era ancora nota. Il reato contestato sarebbe quello di corruzione. La proroga di indagini avrebbe interessato almeno un’altra persona vicina al presidente della giunta regionale. La proroga delle indagini potrebbe avere un ulteriore effetto dirompente anche alla luce delle rivelazioni del ras delle cooperative, Fiorenzo Zoccola, che in due interrogatori ha parlato con i magistrati per oltre 14 ore, svelando un sistema che – secondo quanto da lui confermato – sarebbe in piedi da diversi anni coinvolgendo politici e cooperative.

La Procura, alla vigilia delle elezioni comunali di Salerno, ha anche avviato un ulteriore filone d’inchiesta su un messaggio audio inviato da un esponente delle Coop ai lavoratori invitandoli a votare per un candidato deluchiano. Una delle intercettazioni telefoniche è stata proposta lo scorso 20 ottobre proprio da Giletti nel corso del suo programma e riguarda la conversazione intercorsa nel pomeriggio del 17 settembre 2020 tra Fiorenzo Zoccola detto Vittorio, l’indagato numero uno, il ras delle cooperative sociali ed Enzo Autuori (non indagato). È la prima conversazione, secondo gli inquirenti, “dalla quale può agevolmente trarsi l’intreccio tra promessa elettorale e interessi imprenditoriali” e in cui “l’imprenditore rappresenta chiaramente all’interlocutore che il voto delle cooperative facenti capo a sé e al ‘cartello’ dallo stesso organizzato sono un unico voto, un gruppo unico”.

Intanto, è sempre più alta la tensione al Comune di Salerno in conseguenza dello stato di agitazione dei lavoratori delle Coop, rimasti a casa da quando è scoppiata la vicenda giudiziaria che sta cercando di far luce sugli appalti concessi dalla pubblica amministrazione. I lavoratori, attualmente disoccupati, non percepiscono da oltre 20 giorni.

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