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‘Indagine della Procura’: ecco la nuova truffa online

Una mail che annuncia l’apertura di un procedimento penale per evasione fiscale e riciclaggio di denaro, l’arresto nell’arco di un giorno e il blocco di conti correnti e proprietà immobiliari. E’ questa l’ultima truffa online per entrare in possesso dei dati personali degli utenti e bloccargli il computer con un virus. Il nuovo tentativo di ‘phishing’ che sta facendo il giro della rete, sta diffondendo il panico tra i malcapitati del web. A mettere in allerta gli internauti è Emanuela Bertucci, legale dell’Aduc. Si tratta di una particolare tipologia di truffa online, spiegano sul sito dell’associazione per i diritti degli utenti e consumatori, che consiste nell’inviare mail massive che riproducono loghi o simboli – della Procura della Repubblica in questo caso – per ingannare chi le riceve, invitandolo a inserire dati, cliccare su link (che riportano a pagine altrettanto false) o scaricare allegati. Il fine di queste truffe è carpire informazioni personali (password, numero di carta di credito, etc.) da utilizzare per frodi finanziarie e/o furti di identità. Il tentativo in questione è particolarmente insidioso, perché cerca di far leva sul credito che l’utente potrebbe dare ad una mail istituzionale proveniente da un ufficio pubblico, sul timore di ritrovarsi coinvolti ingiustamente in un procedimento penale, sulla informatizzazione di molte comunicazioni giudiziarie (il che all’occhio del cittadino potrebbe rendere plausibile la possibilità di ricevere via mail atti giudiziari). Si tratta chiaramente di un tentativo di truffa, già denunciato dall’Aduc alla Polizia Postale. Inoltre, l’associazione ha ricordato che in questi casi bisogna: – diffidare di mail che invitano a inserire dati personali e/o relativi ai propri mezzi di pagamento poco chiare e/o scritte in un italiano incerto e/o contenenti richieste di cambio password, proposte promozionali particolari, vincite inaspettate, avvisi di controlli o verifiche, etc.; – non rispondere alla mail e non aprire l’allegato, né cliccare sui link proposti; – fare copia della mail per poter denunciare quanto accaduto.

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