Indagini e interpellenze: Piano Giovani affonda

9 agosto 2014

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, promette verifiche e ha già assegnato all’ex pm antimafia Antonio Ingroia, oggi a capo della società E-Servizi, il compito di ‘indagare’ sul flop della seconda tranche del click day del Piano Giovani. Intanto, però, prosegue la raccolta di adesioni per il ricorso collettivo al Tar del Movimento Cinque Stelle, che invita coloro che si sono sentiti penalizzati dai meccanismi di reclutamento a partecipare. Nell’attesa però i pentastellati hanno già apposto la loro firma su un’interrogazione e un’interpellanza dirette al Governo. L’obiettivo è fare luce su due basilari aspetti del problema: la qualità e il costo della piattaforma informatica, che si è rivelata “più che vulnerabile, visto che è andata letteralmente in tilt”, e l’affidamento del servizio alla società Ett, che sarebbe avvenuto in maniera diretta, senza passare nemmeno da Sicilia e-servizi, società partecipata dalla Regione “tornata ad essere strategica nel campo informatico”, dopo essere stata sul punto di essere liquidata.

“Il sito www.pianogiovanisicilia.com è ospitato su server condivisi – spiega la parlamentare pentastellata Valentina Palmeri -, cioè che ospitano al tempo stesso migliaia di siti di clienti sparsi in tutto il mondo. Una scelta sicuramente infelice e non solo col senno del poi. Non ci voleva certamente la palla di vetro per intuire che il sito sarebbe stato preso d’assalto da decine di migliaia di visitatori al giorno, una mole certamente sovradimensionata per un server condiviso che sarebbe potuto andare bene per portali e siti di basso profilo”. ”Ci piacerebbe – afferma la collega Valentina Zafarana – capire perché sia avvenuto. E a questo punto ci piacerebbe capire se questo tipo di comportamento nell’universo Regione sia l’eccezione. Mi chiedo infatti quanti sarebbero andati a scoperchiare il pentolone del conferimento dell’incarico se sotto non si fosse acceso il fuoco dell’enorme clamore mediatico?”. Il Movimento 5 stelle, comunque, vuole vederci chiaro e, oltre agli atti parlamentari, chiederà la relazione di Ett sull’infausto click day e sui guasti ”che hanno prodotto un danno enorme alla Sicilia anche sul piano della credibilità e dell’immagine”.

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