Infermieri: assunzioni usa e getta una vergogna

Infermieri: assunzioni usa e getta una vergogna
16 marzo 2020

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, della Lombardia e del Piemonte rende pubblica la lettera invita al ministro Speranza da parte di un professionista iscritto per dare voce allo scontento degli infermieri specializzati che sarebbero disponibili e pronti all`arruolamento se messi nelle giuste condizioni. E poi i segretari regionali Nursing Up Claudio Delli Carri (Piemonte) e Angelo Macchia (Lombardia) sul reclutamento di personale, affermano: “Ci aspettavamo misure più coraggiose da parte della politica in questo momento di grave emergenza sanitaria. Invece gli unici coraggiosi e che stanno rischiando la vita sono le donne e gli uomini in trincea contro il Coronavirus. Fuori si susseguono sterili proclami alternati a scellerate prese di posizione tra Regioni e Protezione civile”.

E poi subito si aggiunge: “Gli infermieri degli ospedali e tutti i professionisti a vari livelli impegnati nelle corsie lanciano l`ennesimo disperato grido d`allarme. Assumete personale per darci il cambio, siamo stremati e traumatizzati. Abbiamo fatto l`impossibile ma andare avanti così, a ranghi ridotti, si rivelerà una scelta dolosa e colpevole. Stiamo raccogliendo i colleghi caduti e temiamo di essere veicolo del contagio per le nostre famiglie. C`è bisogno di intervenire con una norma ad hoc che liberi immediatamente i colleghi disponibili: non c`è tempo da perdere, è una corsa verso il precipizio”. E quindi: “Avete il dovere morale di non restare a guardare pensando che questa epidemia finisca. Un`intera categoria non può pagare il prezzo delle carenze strutturali del nostro SSN. Basta proclami: una classe politica degna di questo nome prende atto del fallimento e inverte la rotta per salvaguardare la salute pubblica”.

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Allo stato “i problemi più gravi – proseguono – sono la carenza di infermieri, lo scarso materiale per lavorare in sicurezza (i DPI) e i tamponi al personale che vengono somministrati tardivamente, ma ancora non registriamo una reale mobilitazione di risorse e mezzi. Perché non vengono fatte assunzioni vere? Se è vero che abbiamo capito tutti che senza personale si precipita nel baratro, come mai le Regioni continuano a proporre soluzioni a termine? La situazione è grave e ci vogliono decisioni serie. Lo ribadiamo ancora una volta: salvate i soldati ancora in piedi”.

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