“Inflazione elevata” e rialzo tassi, Lagarde vede nero

“Inflazione elevata” e rialzo tassi, Lagarde vede nero
Christine Lagarde
9 giugno 2022

È la fine di un’epoca di politica monetaria. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha annunciato che a partire dal primo luglio terminerà il programma di acquisti App (Asset purchase programme) nato nel 2014 quando Mario Draghi era alla guida dell’Eurotower. La scelta di chiudere il famoso ‘bazooka’ – che ha subito fatto sprofondare la Borsa italiana, con l’indice Ftse Mib al -2% – è stata presa all’unanimità dal Consiglio direttivo della Bce per fermare la folle corsa al rialzo dell’inflazione. Nell’area euro “l’inflazione resterà sgradevolmente elevata per un certo periodo e ci si attende che resti al di sopra del nostro target” anche nel 2024, ha affermato la Lagarde, aggiungendo che “assicureremo che torni al nostro target del 2% sul medio termine”. “Sull’inflazione prevalgono i rischi al rialzo”, ha aggiunto, collegati in buona misura a energia e materie prime. “Tuttavia se la domanda si abbassasse nel medio termine, abbasserebbe le pressioni sui prezzi”, ha rilevato. In sostanza, la galoppata dei prezzi non sembra rallentare la sua corsa. “L’inflazione elevata è una sfida importante per tutti noi”, ha detto ancora la Lagarde.

Tra le cause principali dell’aumento dei prezzi c’è la guerra in Ucraina: “L’aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina continua a pesare sull’economia in Europa e oltre”. E sul peso della guerra ha continuato. “Ci sono le condizioni affinché l’economia continui a crescere con la riapertura in corso dell’economia, di un mercato del lavoro forte, del sostegno fiscale e dei risparmi accumulati durante la pandemia”, ha proseguito la presidente della Bce. “Una volta che gli attuali venti contrari si saranno attenuati, si prevede che l’attività economica riprenderà velocità”. In questo contesto, il Consiglio direttivo ha deciso di compiere ulteriori passi nella normalizzazione della propria politica monetaria. La Lagarde ha precisato che “durante tutto questi processo, il Consiglio direttivo manterrà i principi di opzionalità, dipendenza dai dati, gradualità e flessibilità nella condizione della politica monetaria”.

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L’aumento dei tassi, invece, era atteso e la conferma arriva proprio dal meeting della Bce. A luglio il primo rialzo di 25 punti e poi altri 25 punti nella riunione di settembre. Deciso anche lo stop agli acquisti netti. A rendere necessario un intervento sui tassi è l’inflazione che a maggio “è nuovamente aumentata in modo significativo, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, anche a causa dell’impatto della guerra in Ucraina”, ha commentato la presidente della Bce. Alla Bce “veniamo da 11 anni tassi di interesse fermi, usciremo presto dai tassi negativi ma è buona abitudine iniziare gradualmente” ha evidenziato la Lagarde, rivendicando che il rialzo deciso “è rilevante ma non eccessivo e la decisione di oggi non è su un solo aumento ma su un intero percorso”, che dopo gli aumenti di luglio e settembre prevede ulteriori protratti rialzi. Il Consiglio Bce tornerà a riunirsi il 22 giugno e il 6 luglio, ma il prossimo Consiglio “monetario”, in cui dovrebbe essere deciso il rialzo dei tassi, sarà il 21 luglio.

 

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