Politica

Insulti sui social a Mattarella, in corso perquisizioni

Offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato Sergio Mattarella – con insulti con minacce e auguri di morte – sono le ipotesi di reato (perseguibili d’ufficio) sulle quali indaga la Procura di Roma che in queste ore ha disposto perquisizioni in varie città italiane. Le indagini sono partite dopo che, nella primavera scorsa, durante la prima emergenza Covid sui social vennero postati messaggi con insulti e minacce a Mattarella. Le perquisizioni vengono eseguite dalla Digos e sono relative a una decina di indagati.

Sono dieci le perquisizioni personali, locali e informatiche, delegate dalla Procura della Repubblica di Roma a carico di altrettanti soggetti residenti in varie località del territorio nazionale per aver avuto un ruolo significativo nella campagna d’odio, veicolata sul WEB anche attraverso gravi minacce, nei confronti di numerose figure istituzionali e in particolar modo del Presidente della Repubblica, soprattutto a seguito delle misure adottate per il contenimento della pandemia. L’attività di approfondimento investigativo, coordinata dalla Procura e condotta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, dal Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalla D.I.G.O.S. di Roma ha consentito di acquisire rilevanti indizi nei confronti degli indagati.

La solidarietà

“Solidarietà da parte di tutta la città di @Roma al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto pesanti minacce sul web. Non deve esserci spazio per chi semina odio”. Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Rinnovo la mia solidarietà al presidente Mattarella per le inqualificabili minacce ricevute durante la prima ondata della pandemia. Bene le indagini per stanare i troppi leoni da tastiera che seminano odio sui social. Questo è il tempo dell’unità nazionale”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“Sincera solidarietà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per gli assurdi insulti e le indecenti minacce ricevuti via social. La violenza, anche verbale, va stigmatizzata con determinazione e nettezza. Il dibattito nel Paese sia civile e rispettoso”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

“Piena e sincera solidarietà, a nome mio e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Spesso chi frequenta i social confonde la libertà di parola con quella di insulto, minaccia e ingiuria. Non curante delle conseguenze, convinto che lo stare dietro ad uno schermo possa garantire l`impunità. Per fortuna viviamo in uno Stato di diritto nel quale a prevalere è sempre e comunque la legge. È bene che simili episodi di odio non rimangano impuniti, bisogna intervenire con decisione e determinazione”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

“Non esiste una cultura dell’odio, esiste l’odio di chi, rifiutando il confronto civile, rinnega ogni forma possibile di cultura. Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all`ex presidente del consiglio Giuseppe Conte e all`ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, un pensiero di solidarietà e vicinanza per le minacce ricevute sul web durante la prima ondata della pandemia”. Lo afferma in una nota la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.

“Sono davvero un fatto grave ed inaccettabili gli insulti e le minacce di morte rivolte sui social al Presidente della Repubblica Mattarella cui va la nostra vicinanza e solidarietà. Fa bene la magistratura ad intervenire. Il Capo dello Stato ha la stima e l`ammirazione della Cisl e di tutti gli italiani”. Lo scrive su Twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

“Il Presidente Mattarella è un esempio e una guida per l’Italia intera. Le parole d’odio, le minacce che gli sono state rivolte sono intollerabili e da condannare con fermezza. Solidarietà e vicinanza al Capo dello Stato”. Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale.

“Piena solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le gravi minacce ricevute a mezzo social. L`anonimato che caratterizza la navigazione nello spazio del web e la libertà di espressione ad esso connaturata non devono mai consentire di eludere così gravi responsabilità. L`odio e l`intolleranza non possono e non devono trovare spazi, in nessuna sede, nella nostra democrazia”. Lo dichiara il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.

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