Se in un primo momento l’interazione con l’altro avveniva soprattutto all’esterno (in luoghi di incontro come parchi, bar, sale gioco ecc.), ora ci si serve di strumenti digitali – chat, videogiochi, app – per comunicare e condividere momenti.
La spinta definitiva in tale direzione è partita con il COVID-19 e il conseguente isolamento sociale a causa del lockdown. La pandemia ha chiaramente portato le persone a dover interagire a distanza, ma non solo: anche l’intrattenimento si è adattato, passando dai luoghi fisici come le sale gioco o i punti di ritrovo, a smartphone, tablet e piattaforme digitali accessibili ovunque.
Giochi e videogiochi rappresentano una delle forme di svago più diffuse, soprattutto tra i giovani. Spesso si sottovaluta, però, la dimensione sociale che essi portano con sé.
Basti pensare alle chat vocali e testuali che mettono in contatto i giocatori, creando momenti di incontro e conversazione. Tra una partita e l’altra, non è raro che nascano vere amicizie o che ci si confidi con altri compagni di gioco, dando libero sfogo alle proprie emozioni.
L’esperienza sociale e l’intrattenimento, dunque, sono legati da un filo sottile che viene spesso banalizzato. L’incontro tramite strumenti digitali viene talvolta percepito come “virtuale” nel senso di “non autentico”. In realtà si tratta di forme nuove e diverse di socialità, che meritano di essere analizzate con maggiore attenzione.
Oggi l’intrattenimento digitale riesce a connettere le persone anche dietro a uno schermo, grazie ad esperienze sempre più immersive. I giochi attirano un pubblico ampio e variegato, che preferisce interagire tramite smartphone piuttosto che recarsi fisicamente in luoghi di ritrovo.
Gli esempi sono numerosi: dalle piattaforme di streaming che permettono di guardare film e serie in contemporanea con gli amici, ai concerti virtuali che uniscono spettatori da ogni parte del mondo, fino ai giochi digitali interattivi; in questo ambito si inseriscono giochi in voga come Crazy Time, che con la sua componente comunitaria mostra come la tecnologia possa creare dimensioni sociali capaci di soddisfare il bisogno di connessione dei giocatori.
La possibilità di confrontarsi in tempo reale con altri giocatori è infatti una componente che va oltre l’aspetto ludico, rafforzando la dimensione di condivisione.
Anche altri fenomeni digitali, come i videogiochi multiplayer online o le community legate agli eSports, rafforzano lo stesso concetto: non si tratta solo di svago, ma di nuove forme di aggregazione.
Il fatto che queste esperienze siano accessibili anche da dispositivi mobili tramite app sempre più all’avanguardia rappresenta un altro elemento chiave: l’intrattenimento diventa flessibile, fruibile ovunque e a portata di tutti. Una trasformazione che continuerà a svilupparsi, portando con sé nuove forme di aggregazione e di esperienza sociale.