L’Istat evidenzia che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dell’1,8% in termini nominali rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono aumentati dell’1,2%. Questa differenza tra la crescita del reddito e quella dei consumi ha determinato un lieve incremento della propensione al risparmio, stimata al 9,3%, in rialzo di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Tale livello si attesta su valori relativamente alti rispetto alla media degli ultimi tre anni.
Il consolidamento del potere d’acquisto e l’aumento della propensione al risparmio riflettono una maggiore capacità delle famiglie di accantonare risorse, nonostante le pressioni inflazionistiche. Questi dati suggeriscono una certa resilienza dell’economia domestica, che potrebbe rappresentare un segnale positivo per la stabilità finanziaria delle famiglie italiane nel contesto economico attuale.