Economia

Italia e Mongolia firmano 9 accordi bilaterali: Thales Alenia Space realizzerà il primo satellite di Ulan Bator mentre l’export cresce del 9,5%

Italia e Mongolia hanno firmato oggi 9 accordi bilaterali durante il primo forum imprenditoriale tra i due Paesi, celebrando 55 anni di relazioni diplomatiche e registrando un incremento del 9,5% dell’export italiano nei primi otto mesi del 2025, per un valore di 54 milioni di euro. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto la conferenza stampa conclusiva del forum, sottolineando la qualità dei rapporti tra Roma e Ulan Bator. L’incontro ha visto la partecipazione della controparte mongola, la ministra degli Esteri Battsetseg Batmunkh, che ha definito l’Italia “uno dei principali partner commerciali della Mongolia in Europa”.

I documenti sottoscritti comprendono Memorandum d’intesa, Lettere di Intenti e Programmi esecutivi, distribuiti su tre panel settoriali: tessile, abbigliamento e pelle; agroalimentare e agroindustria; sviluppo infrastrutturale, con particolare attenzione a tecnologie verdi, energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, trasporti e materiali da costruzione. Secondo dati della Farnesina, l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha raggiunto 139 milioni di euro nel 2024, con una struttura ancora poco diversificata ma in evoluzione.

Thales Alenia Space costruirà il primo satellite mongolo

Tra gli accordi di maggior rilievo spicca la scelta della Mongolia di affidare a Thales Alenia Space la realizzazione del suo primo satellite. Tajani ha espresso orgoglio per questa decisione, evidenziando come l’Italia sia “all’avanguardia per quanto riguarda la politica spaziale” in un settore caratterizzato da numerosi competitor internazionali. Il ministro ha definito lo spazio “un settore industriale non inquinante” capace di offrire “straordinarie opportunità per il futuro” grazie alle molteplici applicazioni satellitari.

L’investimento nel comparto aerospaziale si accompagna ad altre iniziative strategiche. Tajani ha annunciato che un tour operator mongolo ha firmato con l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio per l’attivazione di voli charter tra Ulan Bator e la Lombardia. Il ministro ha auspicato che questa collaborazione evolva verso collegamenti stabili e costanti, facilitando gli spostamenti non solo di turisti ma anche di imprenditori interessati a esplorare le opportunità economiche reciproche.

Export italiano in crescita, import dalla Mongolia in calo

I dati economici illustrati dalla Farnesina mostrano una dinamica contrastata ma promettente. Nei primi otto mesi del 2025 le esportazioni italiane verso la Mongolia sono cresciute del 9,5%, attestandosi a 54 milioni di euro, mentre le importazioni dal Paese asiatico si sono ridotte del 29,7%, scendendo a 28 milioni di euro. L’interscambio complessivo per il periodo si è quindi fermato a 82 milioni di euro, registrando una contrazione dell’8,2% rispetto all’anno precedente.

Le principali voci dell’export italiano comprendono macchinari (21% del totale), articoli di abbigliamento (10%) e prodotti chimici quali pitture, vernici, smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (7%). Sul fronte opposto, le importazioni dalla Mongolia risultano fortemente concentrate nel settore agro-zootecnico: animali vivi e prodotti di origine animale rappresentano il 90% del totale. Questa specializzazione riflette la vocazione economica mongola e offre spazi di integrazione con le competenze manifatturiere italiane.

Joint venture tra qualità mongola e competenze italiane

Tajani ha illustrato la strategia di cooperazione industriale puntando sull’integrazione tra materie prime mongole e know-how italiano. “C’è terreno fertile e insieme si può costruire politica industriale”, ha affermato il ministro, richiamando l’eccellenza italiana nel settore del lusso e della moda. L’obiettivo dichiarato è favorire la nascita di joint venture capaci di combinare risorse naturali e capacità produttive, creando filiere congiunte nei comparti tessile e agroalimentare.

La ministra Batmunkh ha ribadito che il forum ha fornito “un impulso concreto” alla cooperazione bilaterale, confermando il ruolo particolare dell’Italia negli scambi commerciali e nelle relazioni economiche della Mongolia. Attualmente l’Italia si posiziona come 9° fornitore e 3° cliente di Ulan Bator, con una quota di mercato dell’export italiano pari all’1,2%, superiore a quella di Francia (0,9%) e Spagna (0,2%) ma ancora lontana da quella tedesca (3,1%).

Cooperazione culturale e formazione accademica

L’intesa tra i due Paesi si estende anche agli ambiti culturale e della ricerca scientifica. Tajani ha sottolineato con soddisfazione la presenza di studenti mongoli nelle università italiane, citando il caso della figlia della ministra Batmunkh, laureata all’università Bocconi di Milano. “Sono molto fiero di questa scelta”, ha dichiarato il ministro, auspicando un aumento del numero di giovani mongoli che scelgono gli atenei italiani per la propria formazione.

L’integrazione formativa rappresenta un tassello della strategia di lungo periodo, volta a consolidare i legami tra i due Paesi attraverso la creazione di una classe dirigente mongola con esperienza e contatti italiani. Roma intende valorizzare l’attrattività del proprio sistema universitario come strumento di soft power e di rafforzamento delle relazioni bilaterali in prospettiva futura.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli