Economia

Italia favorevole al nuovo Patto di stabilità: Giorgetti: “Spirito di compromesso”

In un clima di compromesso, l’Italia ha dato il suo consenso al nuovo Patto di stabilità europeo durante la riunione straordinaria dell’Ecofin in videoconferenza. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha partecipato all’incontro, sottolineando lo “spirito di compromesso” del nostro paese in questa delicata fase di trattative. L’accordo è stato reso possibile dopo un’intensa trattativa tra gli Stati membri, che ha visto il “blitz” dei ministri di Francia e Germania, i quali hanno concordato una riforma della governance economica dell’Unione. Questa svolta è stata accolta positivamente da Giorgetti, che ha dichiarato: “In uno spirito di compromesso, abbiamo deciso di acconsentire” alla proposta di riforma.

“Ci sono alcune cose positive e altre meno. L’Italia ha ottenuto però molto e soprattutto quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese volto – ha aggiunto – da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito mentre dall’altra guarda agli investimenti specialmente del Pnrr con spirito costruttivo”. “Ci sono regole più realistiche – ha proseguito Giorgetti – di quelle attualmente in vigore. Le nuove regole naturalmente dovranno sottostare alla prova degli eventi dei prossimi anni che diranno se il sistema funziona realmente come ci aspettiamo”. “Consideriamo positiva – ha concluso il ministro dell’Economia – il recepimento delle nostre iniziali richieste di estensione automatica del piano connessa agli investimenti del Pnrr, l’aver considerato un fattore rilevante la difesa, lo scomputo della spesa per interessi dal deficit strutturale fino al 2027”.

L’ultima modifica del Patto di stabilità a questo accordo risale al 2011. “Se le cose procedono come pianificato, e con l’accordo di oggi penso possiamo essere più fiduciosi sul fatto che vada così, avremo le nuove regole (del Patto di stabilità e di crescita) in vigore in questo ciclo politico, prima delle elezioni europee e a quel punto la Commissione darà le linee guida sui Bilanci per il 2025 in base alle nuove regole” ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, puntellando che “non c’è tempo da perdere sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita. Le nuove regole devono entrare in vigore prima delle prossime elezioni europee”. Una dichiarazione che evidenzia l’urgenza e l’importanza di questa riforma per il futuro dell’Unione Europea.

Le nuove regole fiscali proposte sono state accolte con favore da vari Stati membri. Il ministro delle Finanze tedesco, Bruno Le Maire, ha commentato: “Le nuove regole fiscali per gli Stati membri dell’UE sono più realistiche ed efficaci allo stesso tempo. Combinano cifre chiare per deficit inferiori e rapporti debito/PIL in calo con incentivi per investimenti e riforme strutturali. La politica di stabilità è stata rafforzata”. Anche il ministro delle Finanze francese, Christian Lindner, ha espresso soddisfazione: “Dopo due anni di negoziati abbiamo raggiunto un accordo storico a 27 sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita. È un’ottima notizia per la Francia e per l’Europa perché garantirà la stabilità finanziaria e il buon andamento dei conti pubblici in tutta Europa negli anni a venire”. 

La presidenza spagnola dell’Ecofin ha sottolineato che l’accordo “assicura stabilità e crescita con regole equilibrate, realistiche e adatte alle sfide attuali e future”. La ministra delle Finanze olandese, Sigrid Kaag, ha enfatizzato l’importanza che queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti gli Stati membri le rispettino. Tra le novità più significative discusse durante l’incontro, vi è la proposta di una nuova soglia per gli scostamenti della spesa che ogni Stato potrà permettersi, pari allo 0,3% del PIL su base annua e allo 0,6% cumulativo. Al di sopra di tali percentuali, scatterà una procedura per deficit eccessivo.

In un tweet, la presidenza spagnola dell’UE ha annunciato che durante la riunione straordinaria del Consiglio Ecofin è stato raggiunto un accordo politico sulla revisione delle regole della “governance economica”, definito “equilibrato, realistico e adatto alle sfide attuali e future”. La ministra dell’Economia della Spagna, Nadia Calvino, ha dichiarato che l’accordo è stato unanime e rappresenta una “buona notizia per l’Europa”.

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