Brasile 2014. Italia, i veri leoni siamo noi

Italians do it better. L’Italia vince e convince, battendo per due a uno l’Inghilterra nella partita di esordio del Mondiale. Decide un gol di Balotelli dopo cinque minuti della ripresa, dopo il vantaggio di Marchisio maturato nel primo tempo, e l’immediato pareggio inglese di Welbeck. La squadra di Prandelli gioca meglio, è bella, mette in mostra buone proprietà di palleggio e – all’occorrenza – dimostra anche di saper soffrire. Funzionano e tre palleggiatori in mezzo al campo, la difesa corre qualche rischio, ma alla fine resiste. Prandelli è costretto a rinunciare a Buffon, ma Sirigu non fa rimpiangere il capitano. Per il resto formazione confermata, con tre registi in mezzo al campo. Hodgson manda in campo un’Inghilterra spregiudicata, non tanto nelle idee, quanto negli uomini: quattro giocatori offensivi, con Gerrard e Henderson piazzati davanti alla difesa.

La prima emozione arriva dopo tre minuti con Sterling che – con un destro dalla distanza – colpisce l’esterno della rete. Due minuti dopo Sirigu intercetta un destro insidioso di Henderson. Il fraseggio degli azzurri è prolungato, paziente, certosino: appena la palla supera la trequarti si cerca la profondità. E’ un tiki-taka che ha poco di made in Italy, per una volta il copyright non è nostro. La squadra di Prandelli quando attacca porta otto uomini nella metà campo avversaria; gli esterni di difesa salgono per supportare l’azione offensiva, De Rossi, Pirlo e Verratti fanno girar palla con maestria, Candreva e Marchisio si propongono con continuità, Balotelli va a presidio dell’area inglese: tutti partecipano alla manovra, eccetto i due centrali di difesa, e il portiere Sirigu.

Il primo tiro degli azzurri è di Candreva: il laziale ci prova da venticinque metri, Hart si oppone con qualche affanno. Poco dopo ci prova Balotelli con un destro che termina alto. Quando gli inglesi spingono, creano apprensioni: Barzagli è risolutivo in scivolata nell’intercettare il cross di Welbeck, con Sterling liberissimo sul secondo palo. In ogni modo la formazione di Prandelli concede poco, al contrario degli inglesi che spesso si fanno trovare impreparati dalle puntate di Darmian. Al 34’ il terzino del Torino centra per Balotelli che non capitalizza l’ottima opportunità. Un minuto dopo l’Italia passa: Candreva batte dalla bandierina, Verratti appoggia verso Pirlo che finta di calciare, poi lascia scorrere il pallone per Marchisio che controlla con la suola, poi col destro infila la palla nell’angolo più lontano. Uno a zero.

Neanche il tempo di esultare, e gli inglesi pareggiano: Rooney affonda sulla sinistra e mette la palla sul secondo palo dove Sturridge – liberissimo – infila Sirigu da due metri. Uno a uno. Si riparte, con l’Italia che continua a fare la partita; Darmian si accentra e tira col sinistro non trovando la porta. Nel recupero Pirlo serve in profondità Balotelli che aggira Hart – uscito dai pali – e calcia col destro: la porta è vuota, Jagielka salva sulla linea. L’Italia preme ancora, e sfiora nuovamente il vantaggio con Candreva che colpisce il palo con un destro in diagonale.

All’intervallo è uno a uno, ma l’Italia si fa preferire per la coralità del gioco, per la manovra più elaborata, per le maggiori minacce portate verso la porta avversaria. In avvio di ripresa Sirigu intercetta una conclusione del limite di Sturridge. Gli inglesi sembrano più brillanti, ma l’Italia trova il raddoppio al 50’: Candreva affonda sulla destra, rientra sul mancino e telecomanda la palla sul secondo palo, Balotelli di testa infila Hart. Due a uno. Gli inglesi ripartono: Welbeck prova l’incursione personale senza successo, Rooney si fa mezzo campo prima di concludere in diagonale col destro senza trovare il bersaglio.

Ora l’Inghilterra preme: Rooney si accentra, e col destro chiude sul primo palo sfiorando il pareggio. Dall’altra parte De Rossi trova Darmian che perde l’attimo giusto. La partita è bella, il forcing degli inglesi mette alle corde gli azzurri, ma sul destro di Barkley c’è ancora Sirigu. Johnson col sinistro fa venire i brividi alla difesa italiana, ma la palla va sul fondo. Al 75’ Baines su punizione impegna ancora il portiere azzurro. Nel recupero Pirlo colpisce la traversa su punizione.

L’Italia soffre, sta sulle barricate mentre gli inglesi continuano a dar fuoco alle polveri assaltando i bastioni. Ma alla fine – sul pennone – sventola fiero il tricolore: è più bello essere italiani. (Il Tempo)

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