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Italia-Uruguay 3-0. Ventura: “Sulla strada giusta”

Tre anni dopo la sconfitta di Natal, costata l`eliminazione dal Mondiale brasiliano, la Nazionale si prende una parziale rivincita battendo 3-0 l`Uruguay in una sfida senza punti in palio, ma che consente agli Azzurri di avanzare nel ranking FIFA e offre a Ventura indicazioni confortanti in vista del match di domenica con il Liechtenstein. A Nizza l`Italia gioca un buon primo tempo, trova in apertura il gol del vantaggio e sfiora più volte il 2-0. Poi cala un po` nella ripresa, ma controlla la partita senza correre rischi e nel finale chiude il match con le reti di Eder e De Rossi, che supera Dino Zoff per numero di presenze con la maglia della Nazionale (113) e con il 21° gol stacca anche un certo Paolo Rossi nella classifica dei marcatori Azzurri di tutti i tempi. “Questa vittoria significa che alcuni di quegli obiettivi prefissati pian piano li stiamo centrando – ha detto Ventura a fine gara – Stasera innanzitutto la mentalità, abbiamo concesso zero tiri in porta e abbiamo avuto sette chiare opportunità oltre ai tre gol. Abbiamo poco tempo per fare, ma abbiamo giocato con raziocinio. Vogliamo essere squadra giocando da squadra. Direi che sono contento ma dovrebbero essere contenti soprattutto loro”.

Come preannunciato alla vigilia, Ventura fa le prove di 4-2-4, un modulo già utilizzato in occasione delle larghe vittorie con Liechtenstein e San Marino: in porta c`è Gianluigi Donnarumma, alla seconda presenza dal primo minuto dopo quella nell`amichevole dello scorso marzo in Olanda, mentre sono tre gli juventini in campo (Barzagli, Bonucci e Marchisio) reduci dalla finale di Champions League di Cardiff. Insieme a Marchisio in cabina di regia c`è De Rossi e sulle fasce il Ct schiera quattro giocatori di spinta, con il tandem Darmian-Candreva a destra e Spinazzola-Insigne a sinistra a supporto della coppia gol formata da Belotti e Immobile. “Il 4-2-4 in Spagna? Qui in Italia in base a un tiro un giocatore è bravo o meno. C’è da lavorare, in embrione ci sono cose buone. Un po’ di calcio organizzato non puoi farlo in poco tempo. Loro sono stati bravissimi. Lo spirito è di gente che vuole vincere. Siamo sulla buona strada, io non ho mai avuto dubbi sul farcela o non farcela senza i playoff. Sono nel calcio da tanti anni. I proclami servono a poco, serve la capacità di sapere chi sei e di lavorare per migliorare. Niente ci è precluso, abbiamo la possibilità – ha concluso Ventura – di diventare qualcosa di importante in un prossimo futuro e di fare qualcosa di estremamente importante in futuro”.

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