Società

Italiani più consapevoli, tornano a tavola i piatti del giorno dopo

Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola sono alcune delle strategie messe in atto da quasi tre italiani su quattro (71%) che hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari nell’ultimo anno. E’ quanto emerge dall`indagine Coldiretti/Ixè, secondo la quale, il 40% degli italiani ha diminuito gli sprechi alimentari, il 31% li ha addirittura annullati,  il 22% li ha mantenuti costanti e c`è anche un 7% che dichiara di averli aumentati. Per l’associazione degli agricoltori, “si tratta di un risultato importante, frutto di una maggiore sensibilità in Italia” a poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari. Una norma che “vuole rafforzare il lavoro di contrasto allo spreco, facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplificando le donazioni per le aziende agricole, industriali e della distribuzione commerciale ma anche nella ristorazione promuovendo l’asporto degli avanzi di cibo con le cosiddette family bag”. Nonostante questo, il problema resta rilevante con uno spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta ancora a circa 145 kg all’anno per famiglia, secondo Waste Watcher. Agli sprechi domestici che, secondo la Coldiretti rappresentano in valore ben il 54% del totale, vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell`agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno. Da un’analisi più dettagliata emerge che il 63% degli italiani che ha ridotto lo spreco utilizza quello che avanza nel pasto successivo. E così ancora la Coldiretti, afferma che sulle tavole degli italiani sono tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio”.

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