Jobs act, nessuna modifica ai licenziamenti collettivi

Jobs act, nessuna modifica ai licenziamenti collettivi
20 febbraio 2015

Nessuna modifica sulla disciplina dei licenziamenti collettivi nel dlgs di attuazione del ddl delega lavoro (Jobs act) che introduce il contratto a tutele crescenti e modifica la disciplina del licenziamento, che dovrebbe essere approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri di oggi. L”articolo 10 del dlgs in entrata a palazzo Chigi, in base a una bozza di cui Public Policy ha preso visione, è rimasto identico a quello approvato lo scorso 24 dicembre.

Nonostante i pareri (comunque non vincolanti) delle commissioni Lavoro di Camera e Senato chiedessero modifiche sul punto, palazzo Chigi ha lasciato inalterato il testo. In sostanza i licenziamenti collettivi saranno equiparati a quelli individuali e di conseguenza sarà applicata anche ad essi la ”riforma” dell”articolo 18. In caso di licenziamento illegittimo, quindi, il lavoratore sarà indennizzato in base all”anzianità di servizio, mentre la reintegra sarà prevista esclusivamente per i licenziamenti nulli, discriminatori e in casi limitati e predefiniti di disciplinari. Il Consiglio dei ministri è convocato alle 12 deve dare il via libera definitivo ai due decreti attuativi del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi e anche il primo “sì” al dlgs sul riordino delle tipologie contrattuali. Il premier Matteo Renzi twitta: “Oggi è il giorno atteso da anni. Il Jobs Act rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti”.

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