Jovanotti saluta San Siro con 3 grandi show rock and roll

Jovanotti saluta San Siro con 3 grandi show rock and roll
28 giugno 2015

Un viaggio rock and roll di due ore lungo una carriera, da “Penso positivo” a “Ti porto via con me”.
Lorenzo Jovanotti per la terza sera di fila si esibisce davanti a decine di migliaia di persone, 140mila il totale delle tre date, allo stadio San Siro di Milano con il tour “Lorenzo negli stadi 2015” ed è una prima volta perché “mai nessuno – ha ricordato alla fine – aveva mai suonato per tre volte di fila qui”. Il ringraziamento dell’artista per averlo reso possibile anche con questi numeri, due date sold out, va allo staff e ai collaboratori, che lo hanno aiutato ad allestire un grandioso show, ma anche e soprattutto ai fan che gli hanno fatto “giocare il grande gioco del rock and roll” e lo hanno fatto sentire un supereroe con tanto di mantello, con cui chiude lo spettacolo. “Non lo aveva mai fatto nessuno, è una bella storia, ragazzi lo abbiamo fatto insieme” ha detto rivolto ai suoi fan.

“Ci sono tanti super poteri – li ha elencati Lorenzo – il primo è l’amore”: il pensiero dell’artista va agli Stati Uniti. “Oggi è la giornata mondiale per la conquista dei diritti degli omosessuali, per i diritti di tutti: è una cosa importantissima perché è fondamentalismi si combattono espandendo diritti e libertà, in particolare l’amore” ha detto in chiusura di concerto, parlando poi di tolleranza e diversità come super poteri. Un riferimento all’attualità che non poteva mancare, perché già è forte nell’ultimo disco e dunque in alcune delle canzoni che ha portato sul palco di San Siro per tre volte consecutive, dal tema dei migranti a quello della disoccupazione giovanile in “Sabato”, primo singolo dell’album.

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Ma i riferimenti più seri Lorenzo li ha lasciati alla fine di uno spettacolo intenso, che raggiunge l’obiettivo dichiarato: “Voglio che il mio spettacolo non dia informazioni ma emozioni, non provochi ma evochi, non commenti ma racconti, non esprima nulla ma sia qualcosa” aveva dichiarato, e ci riesce con 29 canzoni che toccano tutta la sua carriera, che scorrono come un flusso continuo senza interruzioni parlate tra l’una e l’altra . Quelle storiche sono anche tra le più apprezzate e cantate come “Bella”, “L’ombelico del mondo”, “Tanto”, “La notte dei desideri”, “Ragazzo fortunato” che ha chiuso la prima serie prima del bis. Il trio di canzoni finale è composto da “A te”, che come prima “Le tasche piene di sassi” ha acceso lo stadio con le migliaia di luci dei telefonini, “Gli immortali” e il ritmo travolgente di “Ti porto via con me”.

Tra il pubblico di tutte le età, si va dai bambini ai nonni, Lorenzo si trova perfettamente a suo agio e lo coinvolge in uno show dove la parte visuale ha una grandissima importanza, tanti video, animazioni e cartoni scorrono sul maxi schermo, e si fonde benissimo con la musica: le canzoni trovano vita nuova grazie agli arrangiamenti dove le percussioni, la batteria e i fiati hanno un ruolo chiave, lo spazio scenico allungato dà l’idea voluta di grande movimento, velocità ed energia. Lui si muove veloce, correndo e ballando tutto il tempo con i suoi costumi coloratissimi e scintillanti venuti dal futuro, firmati Valentino e Costume National e ideati con Nicolò Cerioni: si lancia tra il pubblico, stringe le mani, autografa un disco, lancia i diversi cappellini indossati durante la serata. È a suo agio come “ragazzo fortunato” e lo canta con gioia. La felicità di essere in un tempio della musica dove, lo ha ricordato durante il concerto, 35 anni fa suono Bob Marley: “stasera c’è qualcosa di speciale, Everything is gonna be alright” detto ricordando il cantante giamaicano.

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La band è la stessa dei concerti del 2013: al basso Saturnino, alle chitarre Riccardo Onori e Danny Bronzini, unica new entry, al piano Franco Santarnecchi, alle tastiere Christian “Noochie” Rigano, alla batteria Gareth Brown, alle percussioni Leonardo Di Angilla, al trombone Federico Pierantonio, al susaphone Glauco Benedetti, al sax Mattia Dalla Pozza, alla tromba Antonello Dal Sordo, che ha suonato le partiture scritte dal suo maestro Marco Tamburini per la sezione dei fiati. Lo spettacolo prodotto da Trident Management prosegue a Padova il 30 giugno, a Firenze (prima data il 4 luglio), Bologna (8 luglio) e Roma (12 luglio), le ultime tre date del tour sono sold out.

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