Kusturica: ossessionato da Gengis Khan, meno rude degli eroi Usa

9 marzo 2019

Emir Kusturica è arrivato a Montecarlo come presidente della 16a edizione del Film Festival de la Comédie, la kermesse cinematografica ideata e diretta da Ezio Greggio. Il regista serbo dopo il film con Monica Bellucci “On the milky road” alla fine dell’anno inizierà a girare in Cina il suo nuovo film, “White cloud of Gengis Khan”, sulla figura del condottiero.

“Sono ossessionato da Gengis Khan, soprattutto da quando ho saputo che i mongoli quando si incontravano non si scambiavano la mano o si abbracciavano, ma si annusavano. Così ti puoi far meglio un’idea di chi hai davanti, se è pericoloso o no. Credo che gli americani nei loro film siano stati molto più rudi di quanto lo sia stato Genghis Khan nella realtà. Se pensi quanti “eroi positivi” hanno ucciso per proteggere quello che loro pensavano fosse giusto proteggere. Penso che la sua sia stata in fondo un’epoca naif, anche se ammazzavano chiunque gli si parasse davanti. Oggi gli uomini sono più spinti ad ammazzare senza neanche porsi un dubbio se serva uccidere o no”.

 Il film sarà interamente girato in Cina. “Voglio scoprire il nuovo mondo. Sono stato troppo in Europa”. Di questa Europa il regista salva però il cinema italiano. “Sono fiero di questo cinema, è l’unico in Europa che segue l’onda del passato. Dogman è un film fantastico. Dovete essere fieri di gente come Garrone, Alice. Sono molto felice perché l’Italia è l’unico Paese europeo che segue le tracce del passato riuscendo a ridar vita a quel periodo”.

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