Scienza e Tecnologia

La Cina leader nel mondo delle app per abbellire i selfie

Passeggiando con le sue amiche per le strade di Shangai, Hu tira fuori lo smartphone, scatta un selfie, lo modifica migliorando il proprio aspetto con un’app e lo pubblica sui social network. Un gesto ripetutto milioni di volte in tutto il mondo, soprattutto in Cina, diventata leader del settore delle app per selfie.

“Possono aiutare ad abbellire la tua pelle, coprire i difetti, sottolineare le caratteristiche migliori”, dice Hu. La forza della Cina sono ovviamente i numeri: in un mercato che conta 700 milioni di utenti di telefonia mobile, un’app che prende piede scala facilmente le classifiche mondiali. E fra salute, shopping e bellezza, uno dei target preferiti dalle aziende sono proprio le giovani donne. Una delle leader del settore è Meitu, l’app che grazie a filtri di ogni genere permette di migliorare il proprio aspetto e pubblicare scatti in cui si sembra più giovani, più belli. Proprio nelle tante opzioni e possibilità di ritocco va ricercato il suo successo, dice William Chou, analista tecnologico. “Credo che le compagnie tech in Cina siano diventate davvero sofisticate in termini di innovazione. Per esempio Meitu è davvero professionale. Nei paesi stranieri ci son app come Instagram, è solo una app con dei filtri, in Cina stanno diventando invece estremamente professionali”. Un successo comunque in chiaroscuro, visto che Meitu ha perso oltre 320 milioni di dollari nella prima metà del 2016 ed è alle prese con diverse accuse di violazione di privacy secondo cui l’app invierebbe a terzi dati sensibili degli utenti.

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